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22 Giugno 2023 11:12

L’alcol danneggia il cervello se bevuto in età adolescenziale secondo uno studio

Da uno studio condotto in Finlandia è emerso come l'alcol danneggi il cervello e rallenti le funzioni cognitive nei giovani consumatori abituali. Negli adolescenti con una storia di alcolismo è stato rilevato uno spessore medio della materia grigia inferiore in diverse regioni del cervello.

A cura di Alessandro Creta
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Da uno studio finlandese è emerso come il consumo di alcol da parte dei giovani comporti considerevoli danni al cervello. Colpita in particolar modo la corteccia, che si assottiglia, e le funzioni cognitive vengono rallentate. Si è dibattuto molto negli ultimi mesi circa la pericolosità legata al consumo di alcol. In particolar modo da quando, dopo il via libera a livello comunitario, in Irlanda hanno introdotto le etichette salutistiche da apporre sulle bottiglie.

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Dalla birra al vino, arrivando ai super alcolici. Una soluzione, quella delle etichette, adottata per disincentivare le persone dal consumo di alcol ma che nelle Nazioni a forte vocazione vinicola non è stata accettata di buon grado. Italia, Spagna e Francia si sono dette contrarie a tale politica, puntando sul fatto che un consumo moderato di vino in particolare non faccia così male. Il tutto nonostante non pochi studi ad affermare il contrario. L'ultima ricerca, condotta in Finlandia, riguarda gli effetti dell'alcol su giovani e adolescenti: il loro cervello subirebbe danni significativi, in particolar modo la corteccia.

Gli effetti dell'alcol sul cervello dei giovani

Stando a quanto rilevato dagli studiosi finlandesi l'alcol, negli adolescenti, potrebbe ridurre il volume del cervello, assottigliare la corteccia cerebrale fino a rallentare le funzioni cognitive. I risultati dello studio sono stati resi noti al termine di un'analisi di quasi 10 anni in cui i ricercatori hanno tenuto sotto osservazione 47 giovani adulti con diverse tendenze al consumo di alcol.

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I cambiamenti di volume di materia grigia sono stati misurati grazie a risonanze magnetiche periodiche dalle quali è emerso, nei bevitori più assidui, un assottigliamento della materia grigia in diverse regioni del cervello. Con conseguente alterazione delle funzioni cognitive. "Durante l'adolescenza – si legge nella pubblicazione – il cervello subisce un intenso sviluppo ed è particolarmente suscettibile agli effetti deleteri dell'uso di alcol. I giovani adulti il ​​cui consumo eccessivo di alcol è iniziato nell'adolescenza hanno uno spessore della materia grigia corticale inferiore e una neurotrasmissione alterata".

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