Il nome potrebbe trarre in inganno, questo squisito dessert al cucchiaio ha origine nel nostro Paese. Ma sono in tanti a contendersi l’invenzione, ed è effettivamente ispirato al trifle della Gran Bretagna.
La zuppa inglese è uno dei dolci simbolo della pasticceria italiana, anche se a primo impatto non verrebbe così scontato associarla al nostro Paese: proprio il nome “inglese”, infatti, riesce a trarre in inganno. Per non parlare della sua storia.
Sì perché la zuppa inglese, oltre a essere fuorviante per via del suo nome, lo è anche per la sua storia. Le origini del dolce, infatti, sono un vero mistero, ed esistono tantissime versioni diverse sulla sua nascita, che viene attribuita a diverse regioni italiane, in particolare Emilia-Romagna, Campania e Toscana.
Iniziamo dal principio: il nome. Per capirne l’origine ci si affida generale a quanto riportato nell’Oxford Companion to Food, l’enciclopedia del cibo del 1999 curata da Alan Davidson. Qui si spiega per il termine zuppa si riferisce al latino suppa, ovvero il pane inzuppato nel brodo.
La caratteristica della zuppa inglese, infatti, è che la sua base è intinta in un ingrediente liquido che viene completamente assorbito.
Per quanto riguarda il termine inglese, invece, non è per niente chiaro: le leggende sull’origine sono tante, anche se molti hanno pensato che si debba semplicemente alla sua somiglianza con il trifle, dessert anglosassone a base di pasta lievitata pezzetti di frutta, custard o double cream.
Sono tantissime le versioni che sono arrivate ai giorni nostri della zuppa inglese e delle sue origini, ognuna interessante e potenzialmente vera. La più diffusa è quella che vuole il dolce nato in Emilia- Romagna, quando un diplomatico che faceva avanti e indietro con Londra per conto della corte Estense tornò a casa con la ricetta del già citato trifle. Secondo la tesi, sostenuta dall’autrice Norma Carpignano, nel tempo la base di pasta lievitata venne sostituita con il pan di Spagna imbevuto di alchermes.
Diversa la teoria riportata dall’Oxford Companion to Sugar and Sweets (2015), la celebre enciclopedia dedicata interamente ai dolci, che associa la nascita della zuppa inglese a Napoli. Secondo questa versione il dolce nacque per caso, inventata all’ultimo momento ravvivando una pasta rafferma con rum e crema pasticcera per servire qualcosa all’ospite d’onore del Ferdinando IV di Napoli, l’Ammiraglio Horatio Nelson. Sembra che qualcuno, nella fretta, gridò “Porta questa zuppa all’inglese!”, da cui poi nacque il nome.
Leo Codacci in Civiltà della Tavola Contadina (1980) associa invece la nascita della zuppa inglese alla Toscana. Secondo questa versione, una governante al servizio di una facoltosa famiglia inglese inventa la ricetta unendo avanzi che non voleva buttare via, in particolare di biscotti secchi, crema pasticciera e budino al cioccolato, con una spruzzata di vino dolce. E il nome? Una semplice dedica ai padroni di casa!
Infine, esiste un’ultima versione che attribuisce la nascita della zuppa inglese alle Marche. Secondo il resoconto di Glayds Patton del 1860, The Englishwoman in Italy, il dolce fu servito in un matrimonio rustico ad Ancona e il nome inglese si deve semplicemente al molto alcol presente nella ricetta, un’ironia del fatto che i britannici hanno la fama di essere grandi bevitori.