Quante volte hai aperto una bottiglia con una bevanda gassata e quella ha perso poco dopo tutta la sua frizzantezza? Succede per un semplice processo scientifico e per il cambio improvviso di pressione: tolto il tappo, infatti la pressione cambia e l’effervescenza va a scemare.
Certe volte tutto quello di cui hai voglia è una bibita gassata. Che si tratti di Coca Cola, Fanta, Schweppes o una qualunque altra bevanda simile, questi preparati sono amati da tutti proprio per la loro effervescenza che le rende fresche e vivaci. Ma quante volte ti è capitato di aprire una bottiglia o una lattina, lasciarla aperta e trovarla poi completamente sgasata? E non vale solo per Coca Cola e simili, ma anche per l’acqua frizzante. Questo avviene per un semplice processo scientifico che coinvolge la pressione e l’anidride carbonica che viene disciolta nel liquido per ottenere le bollicine.
Anche se l’anidride carbonica è più pesante dell’aria, esiste un principio scientifico noto come legge di Henry formulato nel 1803 da William Henry secondo cui un gas che esercita una pressione sulla superficie di un liquido, vi entra in soluzione finché raggiunge in esso la stessa pressione che esercita al di sopra di esso. Come si applica questo alle nostre bibite che si sgasano? Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo, più qualche suggerimento per evitare che le tue bevande perdano l’effervescenza dopo che le hai aperte.
Tutte le bevande conosciute con il nome di soft drinks e l’acqua frizzante sono preparati sciogliendo all’interno del liquido l’anidride carbonica. La sostanza si disfa nel liquido un po’ come va lo zucchero, una solubilità che aumenta con l’abbassarsi della temperatura, motivo per cui questo tipo di bibite sono più frizzanti da fredde.
In teoria l’anidride carbonica è più pesante dell’aria e quindi non potrebbe risalire verso l’altro, ma proprio per la legge di Henry avviene che, quando viene posto il tappo, la bottiglia e la lattina creano una pressione superiore a quella della pressione atmosferica. In questo modo il gas sciolto nel liquido risale effettivamente in alto ma si ferma lì, rendendo la bevanda gasata.
Quando levi il tappo della bottiglia o la linguetta della lattina la pressione improvvisamente cambia, diminuisce di colpo, e quindi di conseguenza diminuisce anche la solubilità dell'anidride carbonica. La sostanza non rimane più al suo posto, ma sfugge sempre più velocemente: questo comporta la caratteristica effervescenza e il suo scemare progressivo ma costante, soprattutto se lasci le bevande aperte senza tappo.
Le bibite gassate (ma vale lo stesso anche per l’acqua) sono dunque destinate a sgasarsi per un processo scientifico, ma questo non vuol dire che non puoi fare niente per rallentare il processo e renderlo meno rapido, conservandone l’effervescenza il più a lungo possibile.
La prima soluzione, che può sembrarti banale ma che non lo è poi così tanto, è quella di non lasciare mai aperte bottiglie e lattine contenenti bevande gassate, proprio per mantenere l’anidride carbonica il più a lungo possibile. Se usi tappi ermetici ancora meglio, perché una chiusura del genere impedisce anche il minimo passaggio di aria.
Preferisci le bottiglie di vetro, che mantengono molto meglio l’effetto gassato rispetto a plastica e metallo, e ricorda sempre di riporle in frigo, non lasciarle mai a temperatura ambiente. Questo perché, come abbiamo già accennato, la temperatura è un fattore influente in quanto la solubilità dell’anidride carbonica aumenta con l’abbassarsi della temperatura.