video suggerito
video suggerito
28 Agosto 2024 12:08

La pizza è il “sapore della felicità”: ecco perché fa bene all’umore secondo la scienza

Un piatto semplice eppure in grado di farci sentire felici: sono diverse le ricerche degli ultimi anni che confermano come non si tratti solo di suggestione. Ecco perché la pizza fa bene all'umore.

A cura di Redazione Cucina
59
Immagine

Che sapore ha la felicità? Quello della pizza, probabilmente. Per gli italiani e non solo, infatti, si tratta di un piatto irrinunciabile, che fa parte della nostra identità: ma è anche un piatto che "stimola" davvero la felicità, almeno secondo la scienza. A raccontarlo è la biologa nutrizionista Jolanda Grillone, componente dell’Osservatorio Malattie Occupazionali e Ambientali dell’Università degli Studi di Salerno, come riporta il Corriere della Sera. Ma perché la pizza sarebbe scientificamente "il piatto della felicità"?

La pizza e la stimolazione della serotonina

La chiave sarebbe il triptofano, un aminoacido essenziale, cioè una molecola organica che il nostro corpo non è in grado di produrre autonomamente e che deve quindi essere introdotta attraverso l'alimentazione. È un componente fondamentale delle proteine e svolge un ruolo cruciale nella produzione di neurotrasmettitori, sostanze chimiche che trasmettono segnali tra le cellule nervose. Proprio fra i neurotrsmettitori c'è la serotonina, comunemente chiamata anche "ormone della felicità", che è coinvolta in numerosi processi fisiologici, tra cui la regolazione dell'umore (bassi livelli di serotonina sono associati a disturbi dell'umore come la depressione), il sonno (contribuisce alla regolazione del ciclo sonno-veglia), l'appetito, l'apprendimento e la memoria.

Il triptofano si trova in una serie di alimenti, soprattutto quelli di origine animale come la carne, il latte e i formaggi, le uova, ma anche in frutta e verdura come banane, noci, funghi, semi. Ma cosa c'entra, allora, la pizza? Il punto cruciale è l'interazione fra triptofano e carboidrati: oltre a contenere piccole quantità di triptofano, i carboidrati contenuti negli impasti aiutano l'assorbimento di questo aminoacido.  La combinazione di triptofano e carboidrati può avere un effetto sinergico sul benessere, contribuendo a migliorare l'umore e favorire il rilassamento.

Immagine

"In una fumante Margherita –  ha spiegato al Corriere della Sera la biologa, un tema poi approfondito durante l'edizione salernitana di Pitti Pizza & Friends- c’è il triptofano, un amminoacido essenziale presente nella mozzarella e nell’impasto". Si tratta di una sostanza che "viene utilizzata dal corpo per produrre serotonina, un neurotrasmettitore che contribuisce al benessere e alla felicità". Ma non è solo l'impasto la chiave di questo processo: la pizza infatti contiene una serie di ingredienti che contribuiscono a farci "sentire meglio". Primo fra tutti il pomodoro, che è ricco di "licopene, un potente antiossidante della famiglia dei carotenoidi che conferisce loro il caratteristico colore rosso, quindi apportano ulteriori benefici per la salute"; l'olio extravergine d'oliva, apportatore di antiossidanti e vitamina E, ma anche il basilico, utilizzato come condimento, "noto per le sue proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e digestive". E poi ancora, la mozzarella di qualità, il parmigiano e così via.

Naturalmente, queste considerazioni che hanno solide basi scientifiche, non sono un invito al consumo eccessivo di pizza: un abuso di qualsiasi ingrediente, piatto o nutrimento non è positivo per il nostro corpo. Ma consumare con moderazione la pizza realizzata con ingredienti di qualità e cotta a puntino non può che farci bene. Fisicamente e moralmente.

Immagine
Quello che i piatti non dicono
Segui i canali social di Cookist
api url views