Comoda per conservare i cibi più vari, la pellicola per alimenti è un elemento presente in tutte le cucine ma molto dibattuto: sembra, infatti, che sia potenzialmente nociva non solo per l’ambiente, ma anche per la nostra salute. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Siamo sicuri di essere nel giusto se affermiamo che in tutte le cucine, compresa la tua, è presente almeno un rotolo di pellicola per alimenti. Che sia in plastica trasparente o in alluminio, questi comodi involucri sono usatissimi per isolare il cibo e conservarlo più a lungo. Eppure, il loro utilizzo ha creato negli anni grandi dibattiti: sono in molti, infatti, ad affermare che in realtà usare la pellicola per gli alimenti sia più dannoso di quanto crediamo, non solo per l’ambiente e l’inquinamento, ma proprio per noi stessi.
Cosa fare allora? Ti spieghiamo tutto quello che c’è da sapere sui possibili rischi della pellicola per alimenti e sui dubbi relativi al suo impiego.
La pellicola per alimenti è un rotolo che viene usato per conservare il cibo crudo o cotto, in modo che non sia a contatto con l’aria e non si deteriori in fretta. Esistono principalmente due tipologie di pellicole, quelle realizzate in plastica e quelle in alluminio. I rotoli di plastica sembrano tutti uguali, ma in realtà variano in base al tipo di materiale plastico utilizzato: alcuni sono in polietilene (PE), altri invece sono in polivinilcloruro di vinile (PVC). Discorso diverso per l’alluminio, che invece è presente di una sola tipologia e permette una grande versatilità termica: può essere usato, in teoria, sia nel freezer sia nel forno.
Generalmente si può affermare che le pellicole per gli alimenti si possono utilizzare con tranquillità. Questi prodotti, infatti, sono sottoposti a un’ampia e dettagliata legislazione nazionale ed europea che si accerta la sicurezza dei materiali che entrano in contatto con gli alimenti.
Nel caso della pellicola per alimenti di plastica, il problema principale è costituito dai ftalati, usati per rendere il PVC flessibile e che tendono a migrare negli alimenti grassi. Proprio per evitare il loro possibile effetto nocivo sulla salute, la legislazione ne ha vietato l’impiego già dal 2007 nelle pellicole destinate agli alimenti.
Per quanto riguarda l’alluminio, recentemente è stato suggerito dal Ministero della Salute che si eviti di utilizzare la pellicola in alluminio nel microonde e nel forno, o per avvolgere alimenti acidi o molto salati come limone, frutta, pomodori, acciughe: a contatto con acido e sale, o sottoposto a temperature molto elevate, l’alluminio potrebbe rilasciare particelle di metallo. Meglio quindi evitare l’utilizzo dell’alluminio in questi casi specifici, anche se è stato evidenziato come la quantità di particelle rilasciate non sia pericolosa.
In generale quindi è sicuro utilizzare la pellicola per alimenti sia di plastica sia di alluminio, basta solo usare qualche accortezza per evitare anche il rischio più minimo. In questo senso, ti sono di grande aiuto le etichette: assicurati sempre che vi compaia la dicitura “per alimenti” e che vi sia riportato il logo con bicchiere e forchetta, ovvero il marchio che identifica tutti quei materiali adatti secondo legge per entrare in contatto con gli alimenti. Inoltre:
La maggior parte delle pellicole trasparenti non è adatta alle alte temperature, in quanto si scioglie o rilascia sostanze tossiche a contatto con il calore. Anche la pellicola biodegradabile non è sempre resistente alle alte temperature e potrebbe bruciare o deformarsi. Alcuni tipi di pellicola possono resistere a temperature più elevate, ma solo se specificamente indicato sulla confezione e senza superare la temperatura massima indicata: nella gran parte dei casi queste possono essere utilizzate nel microonde e per periodi di tempo limitato (anche in questo caso, controlla se è specificato in etichetta). In ogni caso non mettere mai la pellicola a contatto diretto con fiamme libere, perché potrebbe prendere fuoco.