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24 Gennaio 2025 11:00

La padella perfetta? Ecco quelle che si adattano meglio ai tuoi piatti

Alluminio e acciaio inox sono due passepartout, mentre il rame è perfetto per le cotture che richiedono precisione, tipo salse e risotti. Il ferro e la ghisa sono ideali per le bistecche, mentre la terracotta riporta subito alla mente le zuppe, con il loro cuocersi lento e graduale.

A cura di Federica Palladini
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La scelta della padella giusta non è soltanto una questione estetica o di comodità: lo sanno bene gli chef, ma ormai lo ha capito anche chi si diletta ai fornelli. Il materiale di cui è composto il supporto con cui si cucinano i diversi alimenti, a seconda delle varie tecniche di cottura, da quella lenta in umido alla scottatura a fiamma intensa, influenza in maniera determinante il risultato finale di ogni piatto, modulando il calore, garantendo uniformità e contribuendo a preservare le proprietà organolettiche degli ingredienti, come consistenza e sapore. Vuoi una bistecca dalla crosticina invitante? Punta sulla ghisa. Cerchi versatilità? L’acciaio inossidabile è un buon alleato, mentre una corroborante zuppa della tradizione richiama la terracotta. Di seguito, una breve guida ai materiali più comuni e come usarli al meglio.

Acciaio inossidabile

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L'acciaio inox è uno dei materiali più utilizzati in cucina per la sua durabilità, versatilità e facilità di manutenzione: si tratta di padelle che si prestano a cotture che richiedono temperature elevate e per dorare gli alimenti, dalle scaloppine alle verdure. In generale, però, bisogna sapere che l’acciaio inossidabile non è un buon conduttore di calore: per migliorarne la distribuzione diversi modelli includono un nucleo di rame o di alluminio. Inoltre, per evitare che i cibi si attacchino è consigliato preriscaldare la padella con fiamma bassa e unire un po’ di olio o di burro. Chi è allergico al nichel deve prestare attenzione: nonostante siano ormai sicure, le pentole in acciaio inossidabile di alta qualità, tipo le 18/10, contengono questo metallo (18 sono le parti di cromo, 10 quelle di nichel) dallo scopo protettivo, ma che in piccole percentuali potrebbe essere rilasciato.

Alluminio

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Le padelle in alluminio si distinguono per la loro leggerezza e per l’eccellente conducibilità termica. Se ne trovano solitamente di due tipi, quelle con un rivestimento antiaderente in teflon (diffusissimo anche nei modelli in acciaio) e quelle in alluminio anodizzato, che porta a una superficie più resistente ai graffi, evitando che il metallo migri negli alimenti, visto che il dibattito sulla sua tossicità rimane sempre aperto. Questo materiale, infatti, tende a reagire con i cibi troppo acidi: per esempio, si suggerisce di non far sostare a lungo sughi o salse a base di pomodoro nelle padelle, perché l’esposizione prolungata potrebbe danneggiarlo.

Ghisa

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La ghisa è sinonimo di robustezza. Sono utensili pesanti, ma mantengono il calore in modo impareggiabile: non è un caso che vengano scelti per la carne, con piastre che si adattano ai fornelli, così come al barbecue. Raggiungono velocemente le alte temperature, garantendo la tipica cottura con crosticina e morbidezza interna, che sia un hamburger o una bistecca. Allo stesso tempo, una pentola in ghisa tipo casseruola può accogliere un ottimo pane fatto in casa: dotata di coperchio e messa in forno garantisce una cottura uniforme. Da non sottovalutare la sua pulitura: la ghisa è un materiale delicato, non va mai messo in lavastoviglie e ha bisogno di specifici trattamenti per evitare che si arrugginisca e che perda lo strato antiaderente.

Rame

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Un altro materiale che richiede una corretta manutenzione per preservare le sue qualità estetiche e funzionali è il rame, particolarmente amato dagli chef. I motivi di questa predilezione sono diversi, ma quello più pratico riguarda il calore, dato che il rame lo conduce meglio dell’acciaio inossidabile e dell’alluminio. Significa meno rischi di bruciature e di alimenti cotti in modo poco omogeneo. Preparazioni che necessitano di cotture rigorose, dal risotto alle riduzioni, passando per salse e creme (tipo la pasticciera), senza dimenticare la fonduta di formaggi o di cioccolato, diventano più gestibili, grazie a un controllo preciso della temperatura.

Terracotta

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La terracotta è uno dei materiali più antichi utilizzati in cucina e fa subito pensare a piatti della tradizione contadina, come le corroboranti zuppe di legumi o pietanze in umido nel classico coccio. Valorizza le cotture lente a fuoco basso, senza bisogno dell’aggiunta di grassi in eccesso. La sua porosità valorizza il gusto dei cibi, perché ne assorbe e trattiene i sapori, ma allo stesso tempo può creare situazioni favorevoli alla proliferazione di batteri: per questo molte pentole sono vetrificate, ovvero dotate di uno strato che le rende impermeabili.

Ceramica 

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Parliamo di quelle padelle provviste di un rivestimento in ceramica: la superficie si rivela naturalmente antiaderente. Basta una minima quantità di olio o di burro per cucinare, resistono ai graffi e alle abrasioni. Spazio a cotture light, come filetti di pesce, tofu e verdure saltate. Inoltre, sono un accessorio ideale per preparare pancakes e crêpes perfetti, evitando che si attacchino al fondo e si rompano.

Ferro

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Vorresti sperimentare degli spaghetti all’assassina fatti a regola d’arte? La padella di cui dovresti munirti allora è in ferro, materiale che garantisce la caratteristica bruciacchiatura che rende croccante questo piatto di pasta diventato ormai iconico. Via libera anche a scottature, rosolature, cotture al salto e anche fritture. Vietati alimenti troppo acidi, che favoriscono la formazione della ruggine. Una volta pulite, vanno asciugate immediatamente e trattate con una leggera oliatura dopo l'uso, che permette di mantenere l’antiaderenza.

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Quello che i piatti non dicono
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