La Nasa e l'agenzia spaziale canadese uniscono le forze e creano un concorso internazionale: mezzo milione di dollari a chi riesce a inventare il cibo del futuro per gli astronauti. Le caratteristiche di questi alimenti dovranno essere ben precise: sano, gustoso, realizzato con meno risorse possibili e che produca uno scarto minimo. Le applicazioni del progetto anche sulla Terra sarebbero rivoluzionarie.
Creare tecnologie o sistemi alimentari innovativi e rivoluzionari per nutrire gli astronauti e che abbiano il potenziale per portare benefici alle persone sulla Terra. Questa è la Deep Space Food Challenge, la competizione internazionale indetta dalla Nasa e dalla Csa (l'agenzia spaziale canadese) per inventare il cibo del futuro destinato alle missioni nello spazio, in particolare quelle su Marte, ma non solo. Il primo obiettivo è infatti il ritorno sulla Luna, una missione annunciata all'inizio del III Millennio dall'amministrazione Bush e che ha avuto ripetuti stop nell'ultimo decennio.
Gli alimenti dovranno essere sani, gustosi e soprattutto riproducibili a bordo delle navicelle spaziali in caso di viaggi molto lunghi. Tra le caratteristiche più importanti c'è l'esigenza di impiegare meno risorse possibili e di produrre uno scarto minimo. La missione è difficile, la sfida ardua, ma chi riesce a compierla riceverà un compenso di 500 mila dollari.
Il cibo che mangiano gli astronauti nello spazio è tutt'altro che piacevole: questo è uno dei più grandi inconvenienti riscontrati dagli astronauti che hanno sostato a lungo nella Stazione Spaziale Internazionale. A causa del problema, la ricerca gastronomica sta investendo molto, sia perché il viaggio spaziale è un tema centrale della comunità scientifica, sia perché i benefici riscontrabili sulla Terra potrebbero essere inimmaginabili. Se siete interessati sappiate che c'è tempo fino al 30 luglio per presentare le proprie idee, le nuove tecnologie e i sistemi di produzione innovativi, così da provare a vincere mezzo milione di dollari.
Ci sono molti sistemi alimentari presenti sul pianeta che possono offrire vantaggi concreti agli astronauti: ma la capacità di questi sistemi di soddisfare le esigenze durante i voli non è però stata ancora stabilita. Le tipologie e la durata delle future missioni lunari (il prossimo viaggio, tra mille difficoltà, è previsto per il 2022), saranno decisi anche in base ai progressi della tecnologia alimentare.
Uno dei principali interrogativi delle agenzie spaziali è quello di capire come fornire ai futuri equipaggi lunari cibo sicuro e nutriente mentre si trovano nell'orbita lunare o sulla superficie lunare.
Contestualmente non potrebbe esserci test migliore della Luna per affrontare il tema dell'insicurezza alimentare sulla Terra in ambienti e comunità urbani, rurali e difficili. Per questa ragione, gli scienziati che vogliono accaparrarsi il mezzo milione di dollari dovranno fare in modo di studiare una tipologia di cibo replicabile con scarsità d'acqua e di altre risorse fondamentali. Un impatto coscienzioso che possa aiutare la produzione alimentare sulla Terra, specialmente in ambienti estremi e regioni scarsissime di risorse, è ormai fondamentale.