L'Unione Europea ha dato il definitivo via libera alla commercializzazione e consumo delle locuste. A breve in vendita intere, essiccate e in polvere.
Prepariamo i nostri palati (e le nostre tavole) all’arrivo delle locuste: l’Unione Europea ha dato l’approvazione al consumo delle cavallette e, a breve, potremo mangiarle nella loro interezza oppure in polvere, magari a condimento di qualche piatto homemade.
Dopo la carne di coccodrillo ecco l’apertura anche verso questi insetti biblicamente (ma non solo) simbolo di sventura, preziosa fonte alimentare però in regioni africane o asiatiche. Giorni di fermento in ambito gastronomico per quanto riguarda l’autorizzazione al consumo di prodotti che, solo a fino a pochi anni fa, mai avremmo forse immaginato di poter mangiare. Eppure quello considerato da molti come un futuro gastronomico lontano e distante (forse difficilmente attuabile in questa parte di Mondo) è già realtà. Se qualcuno di voi pochi giorni fa aveva storto il naso leggendo la notizia dell’arrivo di carne di coccodrillo nel nostro Paese, chissà quale possa essere il pensiero comune all'idea del consumo delle locuste.
L'approvazione finale è stata data dall’Unione Europea, la quale ha ufficializzato l’apertura verso le cavallette da tavola dopo aver già dato il parere favorevole, pochi mesi fa, per le larve della tarma da farina. Le cavallette verranno vendute sia intere (ma prive di ali e zampe) sia in polvere o farina. Nello specifico sarà la locusta migratoria il nuovo alimento a essere liberamente commercializzato all’interno degli Stati membri dell’UE. Congelata, essiccata o in polvere, nel formato che più vi aggrada, per veloci spuntini, snack spezza fame o ingrediente alimentare. Un alimento versatile, da poter usare nei modi più disparati. Attenzione però, questo prodotto, così come le tarme sopra citate, potrebbero indurre problematiche a chi soffre di allergia verso crostacei o acari della polvere.
La nuova frontiera del cibo, quello inerente al novel food, può dirsi comunque realtà ormai consolidata.
In alcune regioni dell’Asia e dell’Africa la locusta è un alimento comune all’interno della dieta locale, ma nel mondo occidentale in pochi fino a qualche anno fa avrebbero considerato le cavallette in versione edibile. Già immaginiamo la perplessità di molti alla sola idea di mangiare un insetto fino a oggi visto solo nelle campagne, tra l’erba. Ma qual è il sapore di questo animaletto?
Come detto si tratta di un alimento di uso comune in Africa e Asia (regioni in cui la crisi alimentare o la sovrappopolazione sono questioni di stretta attualità). Il sapore, giura chi ha assaggiato la locusta, è simile a quello di un pomodoro secco, ad alcuni invece ricorda il pop corn o il gamberetto fritto. L’opinione comune è volta a promuovere, a livello gustativo, questo insetto; al palato sicuramente migliore di quanto non lo sia alla vista.
Le cavallette, come generalmente gran parte degli insetti, sono un alimento ad alto valore proteico. Per 100 grammi di prodotto infatti contengono quasi la metà di proteine, 20 grammi di grassi (di cui circa il 45% saturi e 55% insaturi, con discreta presenza di acido oleico) poco meno di 5 grammi di carboidrati e 15 di fibre. A immettere nel mercato europeo la locusta sarà la società olandese Fair Insects BV. Ma non è finita qui: volete una chicca? I prossimi novel food a giungere sulle nostre tavole (in attesa dell’approvazione finale) saranno il verme giallo e il grillo domestico. A noi non resta che lasciarvi con un “buon appetito” di circostanza.