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17 Settembre 2024 11:00

La lavastoviglie lascia i piatti sporchi: tutti i motivi dietro al malfunzionamento

Ritrovarsi dopo il lavaggio con le stoviglie con residui di cibo, opache o con tracce di calcare è capitato a tutti. Se è una situazione che si verifica molto spesso, però, ci potrebbero essere delle cause specifiche. Ecco quali sono e come intervenire.

A cura di Federica Palladini
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L’uso della lavastoviglie è un aiuto prezioso in cucina: da anni ormai gli studi sono a favore di questo elettrodomestico, che con i modelli di ultima generazione ha raggiunto ottimi livelli di performance limitando lo spreco di acqua e di energia, risultando meno impattante in termini di costi di quanto si immaginava. Messi da parte anche i falsi miti (come per esempio che è meglio pre-trattare i piatti prima di inserirli nel cestello), può comunque capitare che la lavastoviglie non faccia bene il suo lavoro: le stoviglie possono essere opache o presentare ancora residui di cibo e incrostazioni, i bicchieri avere aloni bianchi, il tutto accompagnato da cattivi odori persistenti. La buona notizia è che la maggior parte dei motivi di un funzionamento difettoso della lavastoviglie è facilmente risolvibile senza chiamare un tecnico. Premessa: se il tuo elettrodomestico è chiaramente usurato, va da sé che probabilmente è arrivato il tempo di cambiarlo. Se così non fosse, ecco le cause principali del perché trovi i piatti ancora sporchi e come intervenire.

Malfunzionamento della lavastoviglie: le cause principali

Ecco quali sono le cause più comuni per i malfunzionamenti della lavastoviglie, in particolare quelli che fanno sì che i piatti non vengano puliti del tutto.

  • Filtri ostruiti. Una delle principali cause è l'ostruzione dei filtri da parte di cibo e grasso, che impedisce all'acqua di circolare come dovrebbe. Una buona norma per evitare questo problema è pulire il filtro una volta ogni 2-3 mesi, semplicemente estraendolo, mettendolo sotto l’acqua corrente e togliendo con una spazzola dalle setole morbide i residui. Non solo migliorerà il funzionamento dell’elettrodomestico, ma impedirà la formazione di cattivi odori.
  • Bracci irroratori malfunzionanti. I bracci rotanti, responsabili della distribuzione dell'acqua, possono bloccarsi se i loro fori si ostruiscono con resti di cibo o calcare. Questo riduce la pressione dell’acqua e la capacità di pulizia. La soluzione è rimuovere i bracci irroratori (si trova il modo nelle istruzioni), svuotare i buchi con uno stuzzicadenti e sciacquare sotto acqua corrente. Assicurati, inoltre, prima di ogni lavaggio, che i bracci irroratori possano girare liberamente e non siano bloccati da stoviglie mal posizionate​.
  • Errata disposizione delle stoviglie. Un errore frequente è sovraccaricare la lavastoviglie o disporre in modo errato le stoviglie, bloccando il flusso d’acqua. Accavallare piatti, pentole e ciotole può impedire all'acqua di raggiungere tutte le superfici, lasciando residui. In genere il cestello superiore è dedicato alle pentole, alle insalatiere, alle tazze e ai bicchieri (negli elettrodomestici più recenti può anche essere regolabile per ospitare al meglio i calici), messi a testa in giù, mentre in quello inferiore si posizionano i piatti, in verticale, sempre distanziati tra loro e rivolti verso la parte centrale.
  • Detergente sbagliato. Pensare che tutti i detersivi siano uguali è sbagliato. L’utilizzo di un detergente inadatto, di poca qualità o in quantità insufficiente può influire negativamente sulla riuscita del lavaggio. Se i piatti rimangono sporchi o opachi, è possibile che il prodotto scelto non sia abbastanza potente. D'altra parte, l’uso in eccesso può causare accumuli di schiuma, che non servono a pulire di più, ma fanno ottenere l'effetto contrario. Il consiglio è seguire le indicazioni del proprio modello e, in linea generale, utilizzare un detersivo specifico per lavastoviglie. Alcuni detergenti contengono brillantante, quindi verifica se sia necessario aggiungerne altro separatamente​.
  • Acqua troppo dura. L’acqua dura, ricca di calcio e magnesio, può causare depositi di calcare su piatti, bicchieri, posate e all’interno dello stesso elettrodomestico, riducendo l’efficacia del lavaggio e richiedendo il consumo di più detersivo. Per risolvere il problema, controlla regolarmente il livello di sale nella lavastoviglie, che serve a ridurre la durezza dell’acqua. Assicurati anche che il decalcificatore (detto anche unità di addolcimento) funzioni correttamente, altrimenti verifica in base al modello se sono disponibili pezzi di ricambio per una eventuale sostituzione.
  • Temperatura dell’acqua non adeguata. La temperatura dell'acqua è cruciale per dissolvere il detersivo e rimuovere completamente i residui di cibo. Se l’acqua non è abbastanza calda, soprattutto per piatti, posate e bicchieri incrostati, il risultato finale potrebbe essere insoddisfacente. La temperatura ideale per un lavaggio efficace è di circa 65-70 °C. I programmi “eco” introdotti nella totalità delle nuove lavastoviglie per abbassare il consumo energetico prevedono lavaggi a basse temperature (50 °C): in generale sono consigliati per stoviglie miste “mediamente sporche”.

Cattivi odori: come prevenirli ed eliminarli

Un problema comune nelle lavastoviglie è la formazione di cattivi odori, spesso causati, come visto, da residui di cibo che si accumulano nei filtri o nei bracci irroratori. Per evitare che avvenga, è utile pulire regolarmente l'interno ed effettuare una pulizia profonda, anche una volta al mese, soprattutto nei modelli più "attempati". Un metodo casalingo e naturale al 100% è eseguire un ciclo a vuoto con aceto bianco o bicarbonato, che aiuta a eliminare gli odori poco piacevoli e a sgrassare.

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Quello che i piatti non dicono
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