Una fragola che costa 20 euro, resa famosa dall'influencer Alyssa Antoci: succede negli Stati Uniti, ma la fragola arriva naturalmente dal Giappone, dove coltivare frutta considerata "preziosa" è una consuetudine.
Una fragola da 20 dollari, poco più di 18 euro, sta facendo impazzire i social: si tratta della fragola venduta da California Erewhon, la catena USA di supermercati di lusso già famosa per i suoi prodotti dai prezzi esorbitanti a partire dai brodi a 18 dollari, passando per i frullati a 25 dollari, fino ad arrivare alla fragola a 20, come in questo caso. Ma com'è possibile? Naturalmente, si tratta di una strategia basata sul potere dell'influencer marketing, una strategia che permette a questa catena di "giocare"" con i prezzi dei suoi prodotti e con la loro visibilità.
Pare essere "la fragola più gustosa del mondo" secondo l'influencer Alyssa Antoci, che però è anche nipote dei proprietari della catena, "la migliore che abbia mai assaggiato". La fragola incriminata è prodotta dal fruttivendolo giapponese "di lusso" – è quasi ridondante scriverlo – Elly Amai: si tratta di una Tochiakika, coltivata in un'azienda agricola chiamata Anhay, nella Prefettura di Tochigi, una zona famosa proprio per le sue fragole e per gli incroci di alta qualità sperimentati, tanto da essere definita "il regno delle fragole" del Giappone. Si dice che questa fragola abbia una forma a cuore perfetta, oltre che un sapore molto dolce: viene confezionata singolarmente, sotto una campana di plastica adagiata su un cuscino, quasi fosse un gioiello.
La catena non è nuova ad attività di influencer marketing su questa scia, anzi ne fa proprio la sua strategia principale: i social vip di turno si sperticano spesso in video in cui giurano di aver assaggiato la zuppa più incredibile o lo snack più goloso. Il supermercato è noto per la sua vasta gamma di integratori e "superfood", provenienti da tutto il mondo, venduti a prezzi elevatissimi. Per fortuna, insieme a utenti adoranti pronti a saccheggiare i propri risparmi e oltre i clienti di lusso della catena, qualche voce critica sui social si legge. Il prezzo elevato della fragola ha suscitato reazioni contrastanti, con molti che criticano il costo eccessivo e altri che ne apprezzano la qualità.
Quello che sarebbe interessante sapere è la differenza di prezzo fra questa fragola comprata dal produttore e quello che i clienti pagano al supermercato. “Le fragole vengono raccolte al momento giusto e arrivano sugli scaffali di Erewhon entro 24-48 ore", ha sottolineato un portavoce della catena. "Il prezzo – ha sostenuto – è lo stesso che si paga in Giappone, e forse anche meno”. È quel forse che ci lascia perplessi.
La fragola più costosa al mondo non è comunque quella citata da Antoci, bensì la Bijin-hime (bella principessa), una varietà giapponese coltivata da Okuda Nichio. Ogni fragola può raggiungere i 10 cm di diametro, ha un sapore molto dolce e succoso e la sua è produzione richiede cure particolari, perché si tratta di un frutto molto delicato. La coltivazione avviene con tecniche di precisione, in ambienti controllati, per garantire la massima qualità e un sapore superiore.
Questa varietà è il risultato di 15 anni di studi e ricerche condotti da Okuda Nichio, un agricoltore giapponese: la sua produzione è molto limitata, con circa 500 esemplari all'anno, il che la rende naturalmente un prodotto esclusivo. Una singola fragola può costare fino a 370 euro, poco più di 400 dollari.
Il fenomeno della frutta di lusso in Giappone è frutto di un intreccio di fattori culturali, economici e sociali che hanno portato a considerare la frutta non solo un alimento, ma un vero e proprio oggetto del desiderio. Nella cultura giapponese, l'estetica e la perfezione sono valori molto importanti: questo si riflette anche nella frutta, che deve essere impeccabile nell'aspetto, nella forma e nel sapore.
Un fattore molto importante da considerare è che il Giappone ha una superficie coltivabile limitata, il che rende la produzione di frutta più costosa: la coltivazione avviene spesso in serre, con tecniche avanzate e un controllo rigoroso della qualità. La coltivazione della frutta è considerata praticamente un'arte, svolta con tecniche meticolose e grande attenzione ai dettagli. Tutto questo ha trasformato la frutta in una sorta di status symbol, come da noi sarebbe ordinare il tartufo: esiste un mercato di nicchia disposto a pagare prezzi elevati per prodotti esclusivi e di alta qualità.