Antonio Esposito rappresenterà l'Italia alle Olimpiadi di Parigi nella categoria -81 kg del judo. Il peso è fondamentale nella lotta perché divide gli atleti: ci ha spiegato in che modo lo tiene sotto controllo.
Le Olimpiadi sono uno degli eventi più attesi dagli appassionati di sport e non solo: abbiamo tutti sognato in quel quarto d'ora in cui Jacobs e Tamberi hanno vinto l'oro nei 100 metri e nel salto in alto, anche se non tutti siamo davvero appassionati di atletica. È la magia di questo evento millenario che unisce tutto il pianeta per un mesetto. Se sei su Cookist però è perché ti piace il cibo più della corsa o della boxe e siamo qui per questo.
L'alimentazione di un atleta durante le Olimpiadi è di importanza fondamentale per il raggiungimento di prestazioni ottimali. Un'alimentazione corretta fornisce all'organismo l'energia e i nutrienti necessari per sostenere gli intensi allenamenti e le gare, favorisce il recupero muscolare e aiuta a prevenire infortuni e malattie. Ma come mangia un atleta? Lo abbiamo chiesto ad Antonio Esposito uno dei favoriti per andare a medaglie nel judo. L'atleta napoletano, del Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre, ci ha parlato della sua preparazione.
Ex baby prodigio delle arti marziali, campione del mondo juniores nel 2013, Antonio Esposito è alla prima olimpiade dopo aver sfiorato quelle di Rio de Janeiro e di Tokyo, sfumate per degli infortuni. L'alimentazione per un judoka o per un lottatore in generale, è un tema molto scottante a causa del "taglio del peso". Di che si tratta? È la pratica di perdere peso rapidamente prima della pesata ufficiale e poi riguadagnarlo prima del combattimento, cosa comune negli sport da combattimento, come il pugilato, il judo, il wrestling, e le arti marziali miste. Questa strategia è conosciuta come weight cutting. Sebbene sia una pratica diffusa, la sua eticità e sicurezza sono oggetto di dibattito con opinioni e pareri discordanti. Fortunatamente Esposito è seguito dal team di nutrizionisti della nazionale, composto da alcune delle migliori menti in materia, ma la dieta di un judoka è fortemente sconsigliata a chi non pratica questo sport quindi rubiamo il messaggio che compariva durante le puntate del wrestling WWE: "Don't try this at home", non farlo a casa.
Dobbiamo dire che Esposito è anche fortunato perché "sono in una categoria che è vicina al mio peso forma, quella del -81 kg ma di norma peso 85 kg. Il cut, così lo chiamiamo, è quella pratica che mi porta a perdere 4 chili nei tre giorni precedenti alla pesata per poi guadagnarli nuovamente tra il peso ufficiale e il giorno dei combattimenti. Considera che le gare (e le Olimpiadi non faranno eccezione) si svolgono tutte in un'unica giornata". Antonio Esposito si giocherà le medaglie il prossimo 30 luglio. Ma com'è la dieta tipo di un judoka che deve "tagliare" il peso? "I primi due giorni di preparazione faccio una dieta fortemente ipocalorica che mi porta a perdere un paio di chili, faccio poi due giorni di allenamento con la sudorina, una sorta di tuta che mi permette di sudare di più" dice Esposito. Con il suo allenamento arriva addirittura a perdere due chili in soli 35 minuti "tra corsa, bici, corpo libero e combattimenti con i partner". Non si tratta di grasso, per questo è inutile per le persone "normali", si tratta di soli liquidi, per "ingannare" la bilancia pre-gara. Questo sforzo gli permette di calare da 85 chili a 81 chili per il peso ufficiale, il giorno prima della gara. "Dopo il peso mangio subito e mi idrato, così riprendo quello che avevo perso".
In una settimana tipo ovviamente le cose sono ben diverse: Esposito è uno che sta molto attento all'alimentazione e si allena fin da bambino, essendo figlio d'arte. Suo padre Giuseppe è stato un ottimo judoka, e i suoi fratelli piccoli, Giovanni e Davide, sono tra i giovani più promettenti d'Italia. Essendo in una categoria di peso molto alta "ho bisogno di mangiare tanto per stare bene ed allenarmi bene. Ovviamente varia in base al tipo di allenamento da fare e al fabbisogno calorico di ogni singolo atleta — prosegue Esposito — Mangio circa 250 grammi di pasta al giorno, solo a pranzo, gli spuntini pre allenamento sono con un frutto, del prosciutto e del pane. Considera che faccio due allenamenti al giorno, quindi ho bisogno di moltissime energie perché sono dispendiosi. Finisco di allenarmi tardi quindi non ho bisogno di uno spuntino post-allenamento pomeridiano e ceno direttamente con un secondo e un contorno. Anche in questo caso le porzioni sono abbondanti, parliamo di un paio di fette di carne ad esempio".
Secondo Esposito è importante, per tutti e non solo per gli atleti, mangiare bene ma soprattutto imparare a conoscersi: "Dopo la pesata mangio tanto ma con il tempo ho imparato a non andare oltre, a non esagerare. Bisogna ascoltare il proprio corpo. Ci sono atleti che per strafare si ingozzano e vomitano, facendo più danni che altro, invece è importante trovare un equilibrio in ogni cosa" dice il judoka. Solitamente i lottatori mangiano anche tra una gara e l'altra ma in questo caso la scelta è molto personale, "io ad esempio non mangio nulla, la tensione della gara mi chiude lo stomaco, ma per i lottatori la scelta è condivisa con il nutrizionista. Lui mi suggerisce di portare un po' di riso da mangiare di tanto in tanto ma non ce la faccio, prendo solo integratori di sali minerali e liquidi. Ripeto però, è personale, ci sono molti colleghi che mangiano durante le gare anche per stemperare la tensione. L'importante è l'equilibrio di cui parlavamo prima".
La vita degli atleti è complessa per la gestione del peso e il judoka delle Fiamme Azzurre ci confessa che molti smettono proprio perché mantenere il peso forma perfetto è difficile. Negli sport da combattimento "reggere al cut non è semplice, è un impegno fisico e mentale di non poco conto. Per me è un sacrificio e non devo calare di molto, per molti altri è davvero complesso". Un aiuto fondamentale in tal senso "è la corretta alimentazione durante tutto l'anno. Mangiare bene, non sgarrare, restare concentrati, aiuta gli atleti in tal senso". Quando parla di questo rigore ci tiene però a specificare che, per esperienza, ci si può concedere libertà di tanto in tanto "se mangi bene nella maggior parte dell'anno. Faccio questo sport da quando ero piccolo e prima mi capitava di andare a ballare il sabato sera e mi capita di mangiare qualche schifezza nel weekend ma se mangi bene e torni a farlo dal lunedì, il corpo non ne risente".
La preparazione in vista di Parigi 2024 è molto dura ma l'alimentazione "è fondamentale perché se la sbagli rischi di non arrivare bene alla gara. Puoi avere le gambe o le braccia stanche, a non essere al 100%. A questi livelli devi essere al 100%" ma non è solo una questione di vittoria. In carriera Esposito è stato molto spesso ai box a causa degli infortuni e la corretta alimentazione aiuta a prevenirli: serve il giusto equilibrio tra tutti i componenti "per reggere allenamenti lunghi ed evitare strappi muscolari". Esposito conclude con un suggerimento: "Impara a mangiare, io ho capito come fare tramite lo sport" anche se ci confessa una paura, quella del futuro, perché "quando un giorno smetterò, pur continuando ad allenarmi, non lo farò in maniera così rigida e quindi avrò qualche problema. Dovrò imparare a mangiare nuovamente e studiare una nuova cultura alimentare".
Seguire una dieta sana ed equilibrata è fondamentale per gli atleti olimpici che vogliono raggiungere il massimo delle loro potenzialità e ottenere risultati eccellenti. Un'alimentazione corretta, insieme ad allenamenti adeguati e riposo sufficiente, può fare la differenza tra successo e fallimento ai Giochi Olimpici.