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22 Maggio 2024 11:17

La crostata di Santa Rita: ecco perché fichi, acqua di rose e miele sono simboli della santa

Tre storie legate a Santa Rita da Cascia coinvolgono fichi, miele, acqua di rose, mentre una quarta riguarda la vite: ecco quali sono i simboli gastronomici legati alla santa perugina e la ricetta della crostata realizzata dai fedeli in suo onore.

A cura di Redazione Cucina
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Santa Rita da Cascia è una delle sante più venerate del nostro Paese, una di quelle figure a cui chi ha fede si rivolge nei momenti più bui: ma non molti sanno che al nome della santa nata a Roccaporena nel 1381 e morta nel monastero di Cascia, Perugia, sono legati dei simboli gastronomici. Si tratta in particolare dei fichi, delle rose (nella versione acqua di rose) e della vite. Non solo: nei racconti che riguardano la sua vita da monaca fanno capolino anche le api.

I simboli di Santa Rita: fichi, rose, miele, vite

Partiamo dalla fine della vita di quella che diventerà Santa Rita da Cascia, al secolo Margherita Lotti: questo miracolo, secondo la storiografia cristiana, sarebbe avvenuto infatti negli ultimi giorni della sua vita. Nell‘inverno del 1456, la monaca era malata e impossibilitata a spostarsi, quindi chiese a una sua parente in visita di portarle dei fichi e una rosa dalla casa paterna, così da poter fare un regalo alle consorelle che si prendevano cura di lei. La parente pensò che stesse delirando perché, appunto, era pieno inverno. Ma una volta tornata a casa trovò nel giardino una pianta di rose fiorite e un albero di fichi con i frutti, quindi tornò da lei con tutto quello che aveva richiesto.

Un'altra storia è legata invece alla primissima età di Santa Rita, ovvero al periodo in cui era ancora nella culla: pare che un giorno uno sciame di api circondò la piccola. Un contadino che era stato ferito, passando di là, cerco di aiutare la piccola, temendo per la sua incolumità:; ma in quel momento si accorse che le api non stavano nuocendo alla bambina ma la stavano proteggendo. Immediatamente, anche lui venne guarito.

Infine, la vite, una storia che si lega alla giovinezza di Santa Rita. Pare che alla novizia Rita venisse chiesto di annaffiare la vite ogni giorno, anche se ormai risultava secca da un anno. Ma la futura santa si impegnò così tanto nel compito che riusci a farla rivivere: a dispetto delle previsioni delle sue consorelle con il tempo la pianta riprese inspiegabilmente vigore e ricomincio a dare i frutti.

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La ricetta della crostata con acqua di rose, fichi e miele

Da qui nasce una ricetta, quella della crostata di Santa Rita, che si prepara in vari modi il 22 maggio, giorno in cui la santa viene celebrata: immancabilmente, però, compaiono nella ricetta i fichi, l'acqua di rose e il miele. Non abbiamo però traccia di uva o vino.

Si tratta di una crostata di pasta frolla che accoglie un ripieno dolce e invitante fatto con confettura di fichi e fichi interi, mandorle, acqua di rose, miele e limone. La nostra ricetta è per una crostata da 26-28 cm di diametro.

Ingredienti per la base

Ingredienti Dosi
Farina 300 gr
Burro 150 gr
Zucchero 80 gr
Tuorli d'uovo 2
Uova 1
Limone (scorza) 1
Sale 1 pizzico

Ingredienti per il ripieno

Ingredienti Dosi
Confettura di fichi 250 gr
Fichi maturi 10
Miele 100 gr
Mandorle pelate 80 gr
Acqua di rose 5cucchiai
Limone (succo) 1

Preparazione

Disponi la farina a fontana su un piano di lavoro, poi metti al centro il burro ben freddo a cubetti, lo zucchero, la scorza di limone grattugiata e un pizzico di sale. Impasta con la punta delle dita, fino a ottenere un composto di briciole.

Ricrea nuovamente una fontana e versa al centro l'uovo e i tuorli, poi lavora il tutto molto velocemente, giusto il tempo di amalgamare gli ingredienti. In questo caso la breve lavorazione ha un doppio scopo: di nuovo, fa sì che l'impasto non si surriscaldi, e allo stesso tempo impedisce che si sviluppi il glutine contenuto nella farina, che renderebbe la pasta frolla secca e dura. Se la frolla dovesse sgretolarsi e dunque avessi difficoltà a compattarla, puoi aggiungere due cucchiai di acqua fredda o mezzo albume e impastare nuovamente.

Forma infine una palla di impasto, avvolgila con la pellicola trasparente e lasciala riposare in frigorifero per almeno un’ora: durante il riposo il burro si compatterà, rendendo la frolla più facile da stendere e lavorare.

Trascorso il tempo di riposo, metti il panetto su un piano di lavoro infarinato e stendi la frolla con l'aiuto di un matterello anch'esso infarinato. Arrotola la pasta frolla attorno al matterello e srotolala delicatamente nello stampo scelto. Copri con uno strofinaccio e lasciate riposare.

Nel frattempo, prepara il ripieno: trita grossolanamente le mandorle e spezzetta i fichi con un coltello (o se preferisci sbucciali e basta, tagliandoli solo in due parti). Scalda il miele leggermente in un pentolino per farlo sciogliere.

In una ciotola capiente metti mandorle, fichi e miele: mescola il composto e distribuitelo nello stampo. Fai cuocere in forno già caldo a 180 °C per circa 30 minuti.

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