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23 Novembre 2024 18:00

La cantina invisibile nel cuore della Toscana

Una cantina dal design innovativo, che permette di ridurre di molto il suo impatto ambientale e preservare al meglio i vini.

A cura di Redazione Cucina
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Una cantina completamente invisibile, che si mimetizza nel mezzo del paesaggio toscano e che sfida l’immaginario più classico delle aziende vitivinicole. Si tratta della Tenuta Guado al Tasso, fondata nel 1971 dalla famiglia Antinori, e diventata celebre per la sua architettura innovativa: una struttura ipogea, che si fonde perfettamente con il paesaggio circostante. Un luogo unico e affascinante, che merita di essere visitato, anche da coloro che non sono grandi amanti del vino.

La cantina invisibile: com'è fatta

La Tenuta Guado al Tasso è una cantina situata nel cuore della regione del Bolgheri, in Toscana: una delle zone vitivinicole più importanti del nostro Paese. Fondata nel 1971 dalla famiglia Antinori, la cantina è famosa per la sua architettura innovativa, che la rende quasi invisibile. La cantina è interamente sottoterra, con un unico elemento visibile, ovvero una piccola apertura. Questa struttura unica ha diversi vantaggi, tra cui la regolazione della temperatura: la cantina sotterranea, infatti, mantiene una temperatura costante, ideale per la conservazione del vino. La cantina, inoltre, è protetta dai raggi solari, che possono danneggiare il vino. La cantina ha un impatto ambientale minimo, grazie alla sua struttura sotterranea.

La Tenuta Guado al Tasso produce alcuni dei migliori vini d'Italia, tra cui il famoso Bolgheri Sassica: vini apprezzati in tutto il mondo per la loro qualità e complessità. Situata nel cuore della tenuta Guado al Tasso, che copre 1000 ettari di cui 320 vitati, la cantina si sviluppa interamente sotto terra, lasciando il paesaggio naturale della zona completamente intatto. Si possono notare solo 4 fessure che fungono da ingresso per ospiti e dipendenti.

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Non si tratta solo di una velleità estetica: costruire sotto terra la cantina, oltre a preservare i vini, permette di ridurre di molto l'impatto ambientale della struttura. La cantina,  realizzata dallo studio asv3 di architettura di Fiorenzo Valbonesi, è stata costruita utilizzando materiali naturali, come pietra e legno e produce circa 1 milione di bottiglie di vino all'anno. Inoltre, è dotata di un sistema di riciclaggio dell'acqua.

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