Zafferano, capperi, carciofi, ma anche agave o zenzero: sapevi che queste piante hanno dei fiori bellissimi che in molti casi diventano veri e propri alimenti? Ecco quali sono i fiori delle piante che mangiamo.
Forse non ti sei mai soffermato a guardare i fiori delle piante che mangiamo: si tratta in alcuni casi di vere e proprie opere d'arte. In parte distrazione, ma in parte causalità, perché in molti casi i fiori vengono tagliati, proprio per dare nutrimento alle radici o alle foglie, oppure li mangiamo direttamente, come nel caso dei capperi. Ecco una carrellata di bellissimi fiori con le piante a cui appartengono: sono i fiori delle piante che mangiamo.
Non tutti sanno che quello che mangiamo del carciofo è proprio il suo fiore: la parte basale di queste infiorescenze è carnosa e contornata da brattee violacee e verdi. Da questa base, poi, nascono poi i fiori veri e propri, quelli che vengono chiamati "barba" e che tutti quanti apprezziamo.
Usata soprattutto per produrre il dolcificante naturale conosciuto come sciroppo, la pianta dell'agave è in realtà usata per tanti scopi diversi, compresa la produzione di mezcal e tequila. Ma sapevi che questa pianta ha un fiore bellissimo? Si tratta di un "fenomeno" molto raro, infatti solo quando la pianta raggiunge la piena maturità, dopo i 5 anni, comincia a fiorire: ma potrebbe farlo anche dopo 50 anni.
Anche in questo caso i fiori di questa pianta li conosciamo perché li mangiamo già: sono appunto i capperi, ancora non sbocciati. La raccolta, infatti, avviene alle prime luci dell'alba: una volta sbocciati, naturalmente, non possono essere più mangiati. Da non confondete con i cucunci, tanto amati nella cucina siciliana, che sono invece i frutti della pianta.
Lo zenzero è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae: quello che mangiamo è il suo rizoma, una radice dalle infinite proprietà benefiche che può essere utilizzata in molti modi anche in cucina. Ma non tutti sanno che lo zenzero è in grado di produrre un fiore bellissimo, carnoso e forte: dai colori sgargianti, fa capolino alla fine dell'estate. La brutta notizia, però, è che lo zenzero, se usato come alimento, viene privato dei fiori: questi accumulerebbero troppi nutrimenti, sottraendoli alla radice, che così sarebbe scarica di sapore e benefici.
Il fiore dello zafferano è una parte fondamentale: proprio da qui partono i pistilli che vengono essiccati e trasformati nella costosissima spezia rossastra. La polvere che conosciamo, infatti, si ricava proprio dagli stimmi del fiore di Crocus sativus, appartenente alla famiglia delle Iridaceae, una pianta erbacea perenne, che nasce spontaneamente in Asia Minore e nell'Europa orientale, ma che è coltivata con successo anche in Italia, soprattutto in Abruzzo ma non solo,