Ricchissimo di vitamina C, antiossidanti e vitamine, il kiwi è una vera e propria miniera di sostanze benefiche. Dalla polpa tenera e dal gusto fresco e inconfondibile, più o meno zuccherino a seconda della varietà, è un frutto incredibilmente versatile, perfetto per chi desidera sperimentare in cucina. Provare per credere.
Il suo nome scientifico è Actinidia ma tutti lo conoscono come kiwi (o kivi). Si tratta di un frutto dalle origine antichissime – risale addirittura al 600 a. C., in Cina – che deve la sua diffusione ai neozelandesi: arrivò in queste terre nel 1906, ma è negli anni Venti, grazie alla selezione di tre varietà (Hayward, Bruno e Allison), che iniziò a essere coltivato e valorizzato in maniera estensiva. Talmente amato da questa popolazione che proprio il suo uccello simbolo (il kiwi, per l'appunto) – marrone, peloso e dall'aspetto piuttosto buffo – ne ispirò il nome.
Estremamente importante dal punto di vista nutrizionale, ricchissimo com'è di vitamine (soprattutto di quella C) e sali minerali, il kiwi ha forma ellissoidale ed è rivestito di una buccia ruvida al tatto, liscia o con una leggera peluria, di colore marrone chiaro; al suo interno, cela una polpa soda e succosa, che può essere di un bel colore verde chiaro oppure giallo (la varietà cosiddetta gold). Man mano che il frutto raggiunge la piena maturazione, il profumo, piuttosto marcato, e la sua indiscussa dolcezza (se acerbo, può presentare una nota finale leggermente acidula) aumentano considerevolmente. Cresce su piante rampicanti e viene raccolto tra settembre e ottobre; il periodo migliore per acquistarlo va da novembre ad aprile: un lasso di tempo piuttosto lungo (e menomale, viste le innumerevoli proprietà benefiche).
In Italia viene coltivato a partire dagli anni Settanta e, insieme alla Nuova Zelanda, ne è il maggiore produttore. Nel bergamasco, nel mantovano ma soprattutto nella zona dell'Agro Pontino ha trovato la sua terra d'elezione: il kiwi Latina ha ottenuto nel 2004 l'Indicazione geografica protetta. Tutto iniziò nel 1971, quando l'agronomo siciliano Ottavio Cacioppo diede vita ad alcune sperimentazioni a San Felice Circeo, in provincia di Latina; il clima temperato e soleggiato (senza gelate) del territorio del basso Lazio, unito a un suolo sabbioso e di origine vulcanica, rese possibile la coltivazione di un frutto davvero unico, dalle straordinarie qualità organolettiche e dal sapore dolce-acidulo a piena maturazione.
Nel caso in cui pensiate che il kiwi sia unicamente quel frutto dalla buccia marroncina e dalla polpa verde, vi sbagliate di grosso. Basti pensare che ne esistono ben 60 specie differenti che si differenziano tra di loro in base al territorio di provenienza, al colore, alla dimensione e al grado di maturazione. Le principali sono:
Il kiwi è un'autentica miniera di sostanze preziose per il nostro organismo. Ricco di acqua e fibre, è un frutto decisamente ipocalorico: 100 grammi di prodotto edibile apportano appena 48 calorie; si caratterizza per un buon contenuto di zuccheri semplici, composti soprattutto da fruttosio, e pochissimi grassi e proteine. A dispetto del gusto dolce, ha un basso indice glicemico e pertanto può essere consumato anche da chi soffre di diabete. Particolarmente idratante e benefico, è un validissimo aiuto per favorire la motilità intestinale e contrastare eventuali problemi di stitichezza.
La caratteristica distintiva di questo frutto, purtroppo ancora poco nota, è la sua grande ricchezza di vitamina C: 85 milligrammi ogni 100 grammi di prodotto; basti pensare che consumare un kiwi al giorno è sufficiente per soddisfare il fabbisogno quotidiano di acido ascorbico, cioè di questa vitamina. Fondamentale, soprattutto durante l'inverno, per tenere lontani i classici malanni di stagione e rafforzare il sistema immunitario. Presenta anche un ottimo contenuto di sali minerali, in particolare potassio (con i suoi 400 milligrammi), fosforo, calcio e magnesio. Proprio per queste ragioni è un alimento particolarmente consigliato per gli sportivi, le persone in convalescenza, le donne in gravidanza e gli anziani.
Abbiamo appurato che mangiare un kiwi al giorno è "cosa buona e giusta". Ma vediamo nel dettaglio quali benefici apporta al nostro organismo il suo consumo quotidiano.
Il kiwi viene di solito consumato così com'è, al naturale, semplicemente sbucciato e fatto a fettine; oppure tagliato a metà e scavato con l'aiuto di un cucchiaino, per ricavarne la polpa cedevole e succosa. Delle varietà caratterizzate dalla buccia liscia e priva di peluria, purché provenienti da coltivazioni biologiche, è possibile mangiare tutto, anche la parte esterna (in questo modo aumenterà anche il quantitativo di fibre introdotte). Può essere abbinato ad altri frutti e anche a dei vegetali, dando vita a insalate e macedonie miste. Può essere mescolato a yogurt greco naturale, cereali e un filo di miele: in questo modo otteniamo una colazione sana, golosa e bilanciata. Frullato insieme a latte (o yogurt), eventualmente addolcito con un pochino di zucchero, si trasforma in una bevanda energetica e nutriente, perfetta da offrire a merenda ai più piccoli di casa.
Questo frutto è particolarmente indicato per la confezione di deliziosi dessert al cucchiaio, come mousse, soufflé, zuccotti e bavaresi: oltre a donare un aspetto elegante e scenografico, ne stempera la dolcezza con l'innata freschezza e un retrogusto lievemente acidulo. La polpa succosa e tenera, cotta insieme a zucchero e succo di limone, dà vita a marmellate di kiwi e composte varie, perfette da spalmare sul pane a colazione o da abbinare ai formaggi durante l'aperitivo. Fa bella mostra di sé nella classica crostata di frutta, realizzata con una base di pasta frolla e poi farcita con un generoso strato di crema pasticciera. Se il desiderio, invece, è quello di coccolarsi con una delizia fresca e piacevole, allora sperimentate il gelato al kiwi oppure cimentatevi nella realizzazione delle mini cheesecake al kiwi. Gli amanti dei dolci soffici, da inzuppare nella tazza di caffellatte al mattino, non possono perdersi questo irresistibile ciambellone al kiwi.
Oltre al classico abbinamento con ingredienti tipicamente dolci, questo frutto è in grado di sorprendere tutti nell'accostamento con elementi salati, in particolare con le carni, i formaggi freschi e le tartare di pesce. Chi desidera sperimentare, è nel posto giusto.
Si consiglia di consumare uno, due kiwi al giorno. Il momento migliore? Al mattino e a stomaco vuoto, dopo avere bevuto uno, due bicchieri di acqua a temperatura ambiente o tiepida: in questo modo, oltre a fare il pieno di vitamine e sali minerali, potremo beneficiare anche delle sue blande proprietà lassative.