Lo ha bevuto in un video su TikTok e i fan si sono immediatamente interessati al reishi (o ganoderma): un fungo orientale usato nella medicina alternativa.
Dopo il burro nel caffè Jovanotti lo fa di nuovo: è decisamente l'inconsapevole food blogger più apprezzato dell'estate. Questa volta nessun abbinamento particolare: il cantante romano mostra su TikTok la sua passione per il reishi, un fungo che si consuma in forma di tè, bevanda, decotto, estratto e in diverse preparazioni tipiche della medicina orientale. Lorenzo Cherubini lo beve per superare al meglio l'operazione subita: l'artista si è infatti sottoposto da poco a un intervento chirurgico in cui si è fratturato femore e clavicola cadendo dalla bicicletta. Jovanotti lo prende sotto forma di polvere rossastra ma ci sono anche altri modi di assumere il reishi. Vediamo nel dettaglio tutte le caratteristiche di questo prodigioso prodotto e se ci sono controindicazioni.
Il reishi (chiamato anche ganoderma) cresce sulla corteccia di alberi molto grossi come quercia o castagno; è conosciuto in Cina per le sue proprietà officinali, in quanto, secondo alcuni, conterrebbe principi attivi in grado di regolare il livello di colesterolo, la glicemia e di agire positivamente sull'aritmia cardiaca. Non è del tutto errato e infatti in Italia molti medici con tendenze new age lo "prescrivono" dopo le operazioni. Le virgolette sono d'obbligo perché non si tratta in alcun modo di un medicinale: nel nostro Paese è inserito nell'elenco degli integratori alimentari. Proprio per questo motivo tutti gli effetti benefici dichiarati sulle confezioni possono essere piuttosto volatili.
I vantaggi del ganoderma o reishi sono quindi variabili e dipendono dalle interazioni fisiologiche: in linea di massima se l'organismo viene posto in condizioni ottimali (stile di vita e alimentazione) ha un effetto rinforzane, in caso contrario potrebbe risultare addirittura dannoso. La comunità scientifica che studia questo fungo è divisa sui suoi effetti tossici: molti pensano possa favorire il cancro al fegato. Al momento però nulla è certo e, anche se l'Autorità europea per la sicurezza alimentare non ne ha approvato l'utilizzo medico, il reishi è considerato come un prodotto assolutamente innocuo (anche clinicamente osservato e testato) che può essere consumato per lunghi periodi in assenza di effetti collaterali.
Il suo aspetto in forma naturale non è invitantissimo e questo dovrebbe darci un primo segnale: il reishi non è commestibile se non sotto forma di polvere, dopo l'essiccazione.