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Jota: la ricetta del primo piatto ricco e cremoso tipico della cucina triestina

Preparazione: 15 Min
Cottura: 60 Min
Difficoltà: Facile
Dosi per: 4 persone
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A cura di Silvia Ferrau
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ingredienti

Brodo vegetale
800 ml
fagioli borlotti precotti
500 gr
Crauti precotti
350 gr
Patate
300 gr
Aglio
3 spicchi
Alloro
2 foglie
Olio extravergine di oliva
q.b.
pepe
q.b.
Sale
q.b.

La jota è un primo tipico della cucina triestina, una preparazione antichissima a base di fagioli borlotti, capuzi garbi, come viene chiamato in dialetto locale il cavolo cappuccio fermentato, patate e, talvolta, avanzi di maiale. Ricca e corroborante, viene tradizionalmente preparata in occasione delle festività e durante le rigide serate invernali ma, lasciata intiepidire, può essere servita anche quando le giornate si allungano e le temperature si fanno più clementi.

Per farla in casa, ti basterà portare a cottura le patate a tocchetti, coperte con il brodo vegetale bollente, insieme ai borlotti precotti e a un fondo di aglio e olio. Quando gli ortaggi saranno teneri ma non sfatti, non ti rimarrà che trasferirli insieme ai legumi in un tegame con i crauti, precedentemente insaporiti con un paio di foglie di alloro e un soffritto di aglio e olio e stufati poi con il brodo caldo, e frullare quindi in parte la zuppa con l'ausilio di un mixer a immersione: il risultato sarà un comfort food cremoso e saporito, da irrorare con un filo d'olio a crudo e servire poi per un pranzo di famiglia o una cena con ospiti vegetariani.

Se desideri, per accelerare i tempi di preparazione, puoi acquistare i capuzi garbi precotti mentre, per quanto riguarda i fagioli, puoi optare sia per quelli secchi, da mettere a bagno in acqua fredda per almeno una notte intera, sia per quelli in scatola già lessati.

Come tutte le specialità regionali, la jota può essere gustata in tante versioni differenti: quella triestina si differenzia dalle altre per l'utilizzo del cavolo cappuccio fermentato che, in alcune varianti, viene passato nella farina prima di essere saltato sul fuoco mentre, negli anni, è diventato sempre più di uso comune aggiungere cotiche, salsicce, costine o carne affumicata, per un piatto unico saporito e sostanzioso. Ciascuna famiglia ha comunque la sua personale ricetta, custodita gelosamente e tramandata di generazione in generazione.

Di origine remota, la prima testimonianza scritta dell'esistenza della zuppa si trova in un documento del XV secolo, conservato a Cividale del Friuli. La parola jota, invece, sembrerebbe derivare dal latino jutta, che significa "brodaglia".

Scopri come preparare la jota seguendo passo passo procedimento e consigli. Se ti è piaciuta questa ricetta, prova altre specialità della tradizione regionale italiana, come fagioli e scarole e la zuppa frantoiana.

Come preparare la jota

In una pentola capiente versa un giro d'olio extravergine di oliva, unisci uno spicchio d'aglio 1 e fai rosolare per un paio di minuti.

Aggungi quindi i crauti, profuma con le foglie di alloro 2 e lascia insaporire per 5 minuti.

Versa 200 ml di brodo caldo 3, aggiusta di sale e di pepe e prosegui la cottura per circa 20 minuti.

Nel frattempo, sbuccia le patate e tagliale a cubetti regolari 4.

In un tegame a parte, fai rosolare gli spicchi d'aglio rimanenti con un giro d'olio 5.

Unisci la dadolata di patate e i fagioli borlotti, ben sgocciolati dal liquido di conservazione 6.

Copri con il brodo restante 7, condisci con un pizzico di sale e lascia sobbollire per una ventina di minuti.

Trascorso il tempo di cottura, preleva metà patate e borlotti con un mestolo forato e trasferiscili nella pentola con i crauti 8.

Frulla i fagioli e le patate rimasti nella pentola con un mixer a immersione 9.

Trasferisci la crema ottenuta nella padella con il resto degli ingredienti, mescola con cura e prosegui la cottura per altri 10 minuti, mescolando di tanto in tanto con un mestolo di legno 10.

Distribuisci la jota nelle fondine individuali, completa con un giro d'olio a crudo 11, porta in tavola e servi.

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