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29 Marzo 2025 15:00

Izakaya, un locale informale dove puoi mangiare, bere e divertirti

Veri e propri "pub" alla giapponese: gli izakaya in patria rappresentano una parte fondamentale della cultura gastronomica. Popolarissimi nel Paese del Sol Levante, da qualche anno sta arrivando la moda anche in Italia, dove, si vedono sempre più locali ispirati agli izakaya.

A cura di Enrico Esente
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Prendere un caffè o un cocktail tra colleghi, dopo un'intensa giornata di lavoro, è un'usanza per noi abbastanza comune. Farlo però "alla giapponese" ha un significato ben diverso da quello che immaginiamo. Già, perché nel Paese del Sol Levante esistono tantissimi locali conosciuti come izakaya dove, molto spesso, ci si reca dopo il lavoro. Qui le persone si ritrovano per mangiare, bere e socializzare e, tra tutte queste interazioni sociali, non manca una vasta gamma di piatti giapponesi accompagnati da diverse bevande alcoliche come sakè, birra o shōchū. Ma come sono nati gli izakaya e qual è il significato culturale che rivestono in Giappone? Te lo spieghiamo in questo articolo.

Un ibrido tra bar e braceria

Se sei stato in Giappone, sicuramente ti sarà capitato di passare una o più serate in un izakaya. Questo è un posto che si colloca a metà tra un pub alla Occidentale e una braceria dove la griglia fa da protagonista indiscussa. Per capire bene che cosa siano effettivamente gli izakaya è giusto partire dalle origini.

Il termine deriva da due elementi giapponesi: "I"che sta per stare o sedersi e "sakaya" che significa negozio di alcolici. Letteralmente può essere quindi tradotto con "posto dove ci si siede per bere alcolici". La storia risale al periodo Edo (1603-1868), quando stavano iniziando a nascere locali informali in cui le persone potessero fermarsi a bere e mangiare in modo economico e rilassato, senza le classiche formalità del ristorante o delle case da tè.

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Con il passare del tempo si è evoluto in una vera e propria destinazione di "ritrovo sociale" in cui passare serate allegre tra amici o colleghi di lavoro. Qui si possono gustare specialità di carne e pesce alla griglia, verdure e tanto tanto alcol. La cosa che contraddistingue nel modo più assoluto questo tipo di ristorante è che il cibo non è l'elemento essenziale. Molto spesso si va anche solo per passare una serata all'insegna della spensieratezza piuttosto che per mangiare.

Cosa si mangia negli izakaya

Se hai ben presente il concetto dell‘all you can eat, molto popolare per quanto riguarda i ristoranti giapponesi nel nostro Paese, allora non ti troverai in difficoltà qualora decidessi di "visitare" un izakaya. Questo perché nella stragrande maggioranza dei pub giapponesi si può ordinare mediante l'utilizzo di un pratico tablet dove scegliere i piatti che si vogliono mangiare. Importante specificare che tutto il menu prevede porzioni molto piccole perché sono studiate per essere degli assaggi da accompagnamento ai drink (un esempio potrebbero essere le tapas spagnole o gli antipasti nostrani). L'obiettivo è infatti quello di "stuzzicare" il più possibile mentre bevi e chiacchieri con i commensali.

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Solitamente il tempo di permanenza medio in un izakaya è molto lungo, si trascorrono all'incirca una o due ore e quello e potrai assaggiare tanti tra questi piatti.

  • Yakitori: la specialità per eccezione degli izakaya. Si tratta di spiedini di pollo alla griglia serviti con diverse salse o formaggi.
  • Edamame: li conosciamo anche in Italia, sono fave di soia bollite e servite come snack leggero.
  • Karaage: pollo fritto alla giapponese, solitamente di forma sferica viene passato prima in una pastella e poi fritto nell'olio di semi. Il sapore è speziato e il tutto risulta croccante all'esterno e tenero e succoso all'interno.
  • Oden: uno stufato di carne o pesce con tofu. Tipicamente viene consumato nei mesi più caldi.
  • Gyoza: i ravioli di origine cinese ripieni di carne trita di maiale o manzo, aglio, cipolla, cavolo e verza. Solitamente vengono cotti o alla piastra o al vapore.

Tra gli alcolici più comuni in una serata all'izakaya possiamo invece trovare:

  • Birra: qui viene servita in diversi formati, dal piccolo fino alla taglia "mega" da un litro e mezzo.
  • Sakè: come da tradizione si può assaggiare freddo, caldo o tiepido.
  • Shōchū: distillato a base di orzo e patate dolci o riso. Si beve preferibilmente molto freddo e con tanto ghiaccio.
  • Highball: il classico whiskey and soda divenuto celebre negli Stati Uniti
  • Umeshu rokku: altro liquore giapponese ottenuto dalla macerazione dell'ume (prugna) nell'alcol, con l'aggiunta di zucchero di canna.  Il sapore è molto dolce e rokku sta per "cubetto di ghiaccio" solitamente molto grande sul quale si versa l'umeshu. Così come il sakè, può essere gustato anche caldo o tiepido.

Significato culturale degli izakya

Questi pub nipponici rappresentano un aspetto importante della cultura giapponese. Vengono visiti come luoghi in cui rilassarsi dopo una faticosa giornata lavorativa, scambiare chiacchiere e opinioni con amici e colleghi e svagarsi in un ambiente informale. In Giappone il concetto di "after work" è molto popolare e gli izakaya sono considerati uno spazio di connessione e socializzazione tra le persone. Qui, inoltre, la cucina è casalinga, nemmeno troppo ricercata e raffinata risultando così un posto accessibile a tutti e totalmente informale.

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Negli ultimi anni stanno diventando sempre più popolari anche in Italia. Sono tante le città del nostro Paese che, con uno sguardo all'Oriente, stanno iniziando a rendere conosciuta quel tipo di cultura. Nelle nostre metropoli come Milano, Roma, Torino e Napoli, da un paio di anni gli izakaya si stanno diffondendo già a macchia d'olio. Seppur relativamente un fenomeno nuovo, nel nostro Paese la cucina giapponese è molto apprezzata e in crescita, quindi non è difficile trovare locali che si avvicinino al concept di "pub nipponico".

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