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Insalata di rinforzo: la ricetta del tipico contorno napoletano delle feste

Preparazione: 15 Min
Cottura: 20 Min
Riposo: 2 ore
Difficoltà: Facile
Dosi per: 4-6 persone
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ingredienti

Cavolfiore
1
giardiniera sott’aceto
200 gr
Olive verdi
100 gr
Olive nere
100 gr
Capperi dissalati
40 gr
filetti di alici
6
Olio extravergine di oliva
q.b.
Aceto di vino bianco
q.b.
Sale
q.b.
pepe
q.b.

L'insalata di rinforzo è un contorno tipico della cucina napoletana, consumato tradizionalmente durante le festività natalizie. La sera della Vigilia, infatti, si prepara quest'insalata a base di cavolfiore, capperi, sott'aceti, acciughe, olive verdi e nere e papaccelle: i caratteristici peperoni campani, piccoli e tondeggianti, ideali per conserve e sott'oli. La sua presenza sulle tavole è irrinunciabile, quasi un segno di devozione nei confronti della tradizione. Una pietanza gustosa, saporita e colorata, in cui le note decise dell'aceto e la croccantezza degli ingredienti donano brio a un ortaggio dal sapore delicato come il cavolfiore.

Il nostro Elpidio in questa ricetta utilizza una ricca giardiniera sott'aceto, ma se vuoi aggiungere anche le papaccelle, per un risultato fedele all'originale, puoi procurarti sia quelle verdi ricce sia le gialle o le rosse.

La storia

Secondo alcune teorie, il termine "rinforzo" è dovuto al fatto che quest'insalata viene arricchita e quindi rinforzata con diversi ingredienti. Più semplicemente, invece, pare che il nome indicherebbe che il piatto va a rinforzare le portate principali. L'insalata di rinforzo, infatti, accompagna tutti i pranzi e le cene del periodo natalizio, a partire dal pasto di magro della Vigilia di Natale che l'insalata a base di cavolfiore contribuisce a rendere più sostanzioso.

La ricetta di questa specialità napoletana ha origine dalla "caponata natalizia", descritta dal cuoco Ippolito Cavalcanti nel suo ricettario ottocentesco, che accompagnava la cena del 24 dicembre a base di pesce.

Scopri come preparare l'insalata di rinforzo seguendo passo passo le spiegazioni e i preziosi consigli di Elpidio. Se ti è piaciuta questa ricetta, prova anche i broccoli di Natale e l'insalata di cavolo e carote.

Come preparare l'insalata di rinforzo

Per prima cosa, monda il cavolfiore e dividilo in cimette 1.

Lavale per bene in acqua fredda 2.

Tuffa quindi le cimette di cavolfiore in acqua bollente leggermente salata 3 e lasciale cuocere per circa 20 minuti, o fino a quando non risulteranno tenere ma ancora al dente.

Scola quindi il cavolfiore e trasferiscilo in una ciotola capiente 4.

Aggiungi la giardiniera sott'aceto 5.

Unisci le olive verdi e quelle nere 6.

Prosegui con i capperi dissalati e i filetti di alici divisi a metà 7, condisci con un goccino di aceto, un filo d'olio extravergine di oliva, un pizzico di sale e una macinata di pepe e mescola con cura. Copri quindi l'insalata con un foglio di pellicola trasparente e fai riposare in frigo per almeno un paio d'ore.

Trascorso il tempo, distribuisci l'insalata di rinforzo su un piatto da portata 8.

Porta in tavola l'insalata di rinforzo 9 e servi.

Consigli e varianti

Per una riuscita impeccabile l'insalata dovrà riposare in frigo per almeno un paio d'ore, tuttavia, se vuoi renderla ancora più gustosa e saporita, puoi anticiparti con i tempi e prepararla il giorno prima.

Al momento dell'acquisto prediligi le olive nere di Gaeta e, per evitare una resa troppo sapida, ricordati di dissalare i capperi prima di aggiungerli nella ciotola con il cavolfiore.

Una tradizione abbastanza diffusa è quella di consumare il baccalà fritto accompagnandolo con l'insalata di rinforzo. Se vuoi cimentarti anche tu con questo piatto, ti basterà tagliare il baccalà già ammollato a cubetti, passare poi i pezzetti di pesce nella farina e tuffarli quindi nell'olio di semi bollente. Una volta scolato e fatto asciugare su un foglio di carta assorbente da cucina, non ti rimarrà che aggiungere il baccalà fritto all'insalata già pronta e farlo insaporire per bene insieme al resto degli ingredienti.

Se dovesse avanzare, l'insalata di rinforzo si conserva in frigo, in un contenitore a chiusura ermetica, per 2-3 giorni massimo.

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