Pratica e veloce, l'insalata confezionata è entrata di fatto nelle nostre abitudini alimentari. Come consumarla in sicurezza? Scopriamolo insieme.
Pratica e veloce, l'insalata confezionata è senza dubbio una delle idee di maggior successo nel campo dell'agroalimentare: la troviamo orma in tutti i supermercati, nel banco frigo, in tantissime versioni e mix differenti. Ci permette di risparmiare tempo e portare in tavola un contorno fresco e pronto all'uso, in particolare nei mesi più caldi quando non possiamo rinunciare a piatti leggeri e nutrienti. Nonostante sia indiscutibilmente utile, l'insalata confezionata ha fatto sorgere nei consumatori più di qualche interrogativo: come viene coltivata e lavorata l'insalata che acquistiamo confezionata? Quali trattamenti subisce prima di arrivare sulle nostre tavole e, sopratutto, siamo certi che sia del tutto priva di contaminazioni o batteri? Facciamo chiarezza su questo prodotto con qualche consiglio per consumare l'insalata confezionata in sicurezza.
L'insalata confezionata rientra tra i "prodotti di quarta gamma", quelli cioè confezionati e pronti all'uso: trattandosi di alimenti che finiscono direttamente sulle nostre tavole, i prodotti di quarta gamma devono essere coltivati e trattati secondo specifici disciplinari che ne garantiscano qualità e freschezza. Subito dopo la raccolta, l'insalata viene lavata più di una volta in acqua potabile a cui viene aggiunto del disinfettante, quindi asciugata, eventualmente tagliata e poi imbustata: tutte queste operazioni devono avvenire senza spezzare la catena del freddo a una temperatura che non superi mai gli 8 °C, così da evitare la proliferazione di batteri e mantenere il prodotto fresco.
Il confezionamento avviene senza creare il vuoto (confezionamento ad atmosfera normale), così che l'ossigeno non entri nella busta e l'anidride carbonica delle foglie non fuoriesca: viene così a formarsi un ambiente nel quale le muffe non possano proliferare. In ultimo, una volta avvenuta l'operazione di confezionamento, le buste dovranno essere trasportate in camion frigo e arrivare direttamente sui banchi dei supermercati.
Le insalate confezionate sono sicure? Un prodotto che sia stato lavorato e trasportato in modo conforme alle norme igienico sanitarie e che sia sempre stato trattato alla giusta temperatura può essere definito "sicuro" e consumato senza alcun rischio; tuttavia, non potendo mai davvero accertarci dello sviluppo delle varie fasi, è consigliabile fare attenzione ad alcuni piccoli accorgimenti, al momento dell'acquisto e prima di consumarla. Ecco quali.
Abbiamo visto come il mantenimento costante di una temperatura mai superiore agli 8 °C garantisca il non proliferare di batteri o microrganismi: quando la catena del freddo si spezza infatti, è possibile che questi piccoli ospiti non graditi sopravvivano e inneschino un processo fermentativo. Come farci caso? I processi fermentativi creano ossigeno all'interno della confezione che quindi tenderà a gonfiarsi: al momento dell'acquisto, è bene fare attenzione allo stato della confezione, se è gonfia, meglio non metterla nel carrello.
L'insalata ha una data di scadenza? Nonostante sia un prodotto fresco, nel momento in cui viene confezionata, l'insalata deve riportare una data di "scadenza", giorno oltre il quale la verdura potrebbe iniziare il naturale processo di deterioramento. Il nostro consiglio è di scegliere confezioni con una scadenza più avanti nel tempo possibile e, una volta aperta la busta, consumarla entro due giorni.
Prima di servirla, verifica lo stato dell'insalata che hai acquistato. Se noti della condensa all'interno della busta o hai trovato foglie annerite, rovinate o marce, probabilmente all'interno della confezione è iniziato un processo di proliferazione batterica e la verdura ha cominciato a deteriorarsi. Usa la vista ma non solo: se l'insalata confezionata emana un cattivo odore, è senza dubbio da buttare.
Una domanda che ci siamo posti tutti almeno una volta: l'insalata confezionata deve essere lavata? La risposta non è così netta: tecnicamente l'insalata confezionata non necessiterebbe di un ulteriore lavaggio oltre quello industriale che ha subito prima di essere imbustata, tuttavia è sempre buona abitudine lavarle perché, come abbiamo visto, non possiamo mai davvero sapere se sia stata igienizzata correttamente. Come fare? Della semplice acqua e bicarbonato andrà benissimo.