Con le alte temperature estive si diffonde la sensazione di non avere voglia di mangiare: ecco come affrontare questa perdita di appetito per evitare di sentirsi ancora più spossati e senza forze.
Si dice spesso che il corpo umano è una macchina perfetta, capace di adattarsi a ogni situazione. È normale, quindi, che con le alte temperature estive non si senta la necessità di mangiare come nel resto dell’anno, specialmente in inverno. Questo succede perché durante la bella stagione non c’è bisogno di apportare una quantità maggiore di calorie per rimpiazzare quelle che il nostro organismo ha speso per proteggerci dal freddo. L’inappetenza da caldo è un fenomeno diffuso, che colpisce più o meno tutti specialmente nelle giornate afose, ma può diventare un problema quando si accompagna a spossatezza, stanchezza fisica e mentale, con difficoltà a concentrarsi. Vediamo com’è possibile stimolare l’appetito.
Il caldo record e le ondate di calore estive che stanno diventando la prassi più che fenomeni anomali, soprattutto nei mesi di luglio e agosto, tendono a mettere il corpo a dura prova. Il nostro organismo si difende regolando la temperatura corporea attraverso il sudore: i liquidi che espelliamo, però, devono essere reintegrati, in quanto l’acqua svolge azioni fondamentali per la nostra salute, compreso il buon funzionamento di cervello, cuore, polmoni, reni e muscoli.
L’inappetenza è uno dei campanelli d'allarme che possono indicare uno stato di disidratazione assieme a mal di testa, affaticamento, secchezza della bocca e della pelle. La regola generale prevede che si debbano bere almeno 2 litri di acqua al giorno, anche se in realtà l’apporto va regolato su base individuale a seconda delle necessità. Con il caldo è importante soddisfare il bisogno della sete quando lo si avverte, ma ancora di più prevenirlo, bevendo durante tutto il corso della giornata piccole quantità, per garantire un’idratazione costante e mai di emergenza. Una nota: anche l’acqua, se assunta nel modo sbagliato, può contribuire alla mancanza di appetito.
Tra i compiti svolti dall’acqua c’è anche quello di favorire le funzioni dell’intestino, fondamentali per una buona digestione. Una lenta o cattiva digestione appesantisce l’intero organismo, che tenderà a rifiutare di mangiare ancora. Anche in questo caso entrano in gioco la prevenzione e le buone abitudini. Ecco quali.