Approvata a livello europeo una nuova regolamentazione che tuteli i prodotti Dop e Igp: non potranno più essere registrate etichette che ricordino i nomi dei prodotti tutelati dai consorzi.
In Italia è in vigore una nuova regolamentazione per il vino, bevande alcoliche e prodotti agricoli che tutela le Indicazioni geografiche: non potranno essere più registrate etichette che richiamino nomi di Dop e Igp. Un caso simbolo è quello del Prošek, il vino croato che evoca il Prosecco o dell'aceto balsamico cipriota. La nuova legislazione è stata approvata dall'Unione Europea e quindi avrà valore internazionale, così da tutelare i nostri prodotti dalla piaga del cosiddetto italian sounding che tanto danno fa al nostro export.
Il nuovo regolamento disciplina tutte le produzioni di qualità a livello europeo: sarà obbligatorio indicare il nome del produttore sull'etichetta di una Denominazione di Origine Protetta (Dop) o di una Indicazione Geografica Protetta (Igp) così da garantire la massima trasparenza agli acquirenti. La vera novità della regolamentazione è il "potere" sull'online, perché per la prima volta sono state inserite delle misure che proteggono i produttori ligi ai disciplinari dalle truffe su internet.
L'Italia ha il primato nell'Unione europea con 892 prodotti riconosciuti, tra alimentari, vini e liquori, che sviluppano un valore di oltre 20 miliardi di euro e danno lavoro a 890mila persone impegnate nelle filiere. Il processo di tutela è quindi molto importante per il nostro Paese perché protegge migliaia di famiglie: secondo le associazioni, il falso made in Italy alimentare copre un giro d'affari di 120 miliardi di euro. Questa enorme mole di denaro deve "rientrare nei ranghi" perché le truffe sono sempre più usuali e il giro d'affari sempre più importante. Un salasso per chi lavora onestamente e offre un prodotto di qualità sia agli italiani sia a tutti i clienti stranieri in giro per il mondo.
I marchi Dop e Igp svolgono un ruolo fondamentale nel garantire la qualità, proteggere le tradizioni locali, differenziare i prodotti sul mercato e valorizzare il territorio. Offrono ai consumatori una garanzia di autenticità e qualità, promuovendo nel contempo lo sviluppo sostenibile delle comunità agricole e rurali. È giusto che l'Italia difenda queste eccellenze sia dai truffatori di casa propria sia da quelli esteri.