L'Università di Trento sviluppa una ricerca rivoluzionaria: carne di pollo coltivata utilizzando le piume cadute agli uccelli. Zero stress, tanto gusto.
In Italia la politica sta facendo di tutto per fermare l'avanzata della carne sintetica di qualsiasi tipologia ma fortunatamente le decisioni politiche non fermano la ricerca. A tal proposito l'Università di Trento grazie al finanziamento della Fondazione Save The Chickens sta sviluppando un prodotto assolutamente innovativo: carne di pollo realizzata grazie alle cellule raccolte dalle piume, una valida fonte per la creazione di carne coltivata. Questo metodo potrebbe essere una svolta anche per l'alimentazione vegana: la carne coltivata sviluppata dalle cellule animali ha comunque una base invasiva perché il tessuto va prelevato da un animale, in questo caso invece il metodo è del tutto innocuo per i polli ed è anche più semplice per gli scienziati "raccoglitori" perché devono semplicemente prendere delle piume, senza prelievi di alcun genere. Vediamo di saperne di più.
Siamo ancora a una fase embrionale ma questi primi risultati "gettano le basi per lo sviluppo di una fonte veloce ed etica di cellule di pollo per l’industria della carne coltivata contribuendo ad affrontare le problematiche ambientali ed etiche associate all’agricoltura animale tradizionale" stando al report stilato dalla Fondazione Save The Chickens pubblicato su Greenme.
Il progetto "Carne da una piuma" vuole eliminare la macellazione dalla pratica di consumo di tutta la carne ma soprattutto dei polli. La fondazione vuole "cercare di isolare e crescere, a partire da una piuma, una cellula di un pulcino, in un ambiente tecnologico, fino ad ottenere materiale commestibile, del tutto uguale a quello ottenuto dalla tradizionale macellazione ma, cresciuto in laboratori scientifici è più sano, più controllato e più sostenibile. E soprattutto ottenuto senza macellazione".
L'innovazione è totale perché la carne coltivata si basa sullo sviluppo di cellule staminali prelevate da animali vivi tramite prelievi che, fortunatamente, non intaccano la salute della bestia. L'idea di base di questo studio è invece rivoluzionaria perché vogliono individuare le cellule adatte alla creazione di una base stabile per la carne coltivata ma ottenute con sistemi completamente non invasivi rispetto alla vita dell’animale.
Il primo test è stato fatto utilizzando le cellule prelevate delle piume cadute a terra. Il procedimento sfrutta il calamo, ovvero la parte della piuma attaccata alla pelle degli uccelli. Il secondo test è stato invece fatto prelevando le piume direttamente dai polli, in modo molto delicato. I risultati sono molto chiari: "In 40 giorni da una singola piuma iniziale si è avuta una resa complessiva di 708,58 miliardi di cellule. Questo ci dice che è possibile ottenere cellule vive direttamente dalle piume di pollo senza intervenire in altro modo sull’animale". Così facendo gli animali non hanno alcun tipo di stress.
Il prossimo passo sarà individuare una linea cellulare stabile e provare a differenziare le cellule coltivate per ricreare la texture della carne. Purtroppo sottolineiamo che questo metodo di ricerca è ostacolato dalle decisioni prese dall'attuale governo e che quindi potrebbe essere applicato solo all'estero.