Una lezione online con la chef stellata del Venissa per aiutare un'organizzazione no profit. L'obiettivo? Una scolarizzazione migliore per le bambine del Pakistan: "TCF promuove scuole dove tutte le insegnanti sono donne e dove le bambine vengono educate con un modello diverso che permette loro di immaginare un futuro nel mondo e nel lavoro".
Una cuoca con idee forti in cucina e lontano dai fornelli. Chiara Pavan festeggerà il 25 aprile con una video-lezione di cucina per contribuire a un progetto benefico in Pakistan.
"Una lezione di cucina per sostenere il progetto di TCF in Pakistan. Un progetto per incentivare l’educazione in questo paese dove la condizione femminile è molto difficile" scrive la chef stellata del Venissa sui propri profili social e aggiunge che "TCF promuove scuole dove tutte le insegnanti sono donne e dove le bambine vengono educate quindi con un modello diverso che permette loro di immaginare un futuro di protagonismo nel mondo e nel lavoro".
L’appuntamento è sulla piattaforma Zoom alle ore 18:00 di sabato 25 aprile per preparare insieme a Chiara Pavan la chapati di primavera, un pane tipico dell’Asia Meridionale e del Medio Oriente da cuocere in padella, accompagnato da un hummus di lenticchie, asparagi, zucchine, carote e profumi del Pakistan. L’iniziativa è stata chiamata “Cuciniamo per Bene” insieme a Italian Friends of TFC, un organismo senza scopo di lucro gestito da professionisti dell'istruzione creato nel 1995. Oggi l’associazione è una delle principali organizzazioni pakistane nel campo dell'educazione per i meno privilegiati ed è supportata da importanti personalità sensibili al tema.
Classe 1985, Chiara Pavan è la chef stellata del Venissa un magnifico ristorante sull’isola di Mazzorbo, a Venezia. Premiata come Miglior Chef Donna con la Guida dell’Espresso nel 2019 e Miglior Chef Donna da Identità Golose nel 2020, è uno degli astri nascenti della gastronomia italiana.
La Pavan abbina una cucina elegante a una profonda conoscenza dell’animo umano dovuta ai suoi studi in Filosofia della scienza: prima della pandemia l’abbiamo sentita e ci ha raccontato di quanto stesse studiando per far nascere il piacere attraverso il cibo. Molto attenta alla questione etica e ambientale, per lei "Il cuoco oggi deve essere un paladino in certi argomenti, su tutti la sostenibilità ambientale. Questo è il prossimo trend della cucina mondiale e già ci siamo dentro".