L'olio viene spesso usato in pasticceria al posto del burro: ma è meglio usare l'olio di semi o quello extravergine d'oliva? Scopriamo insieme qual è l'opzione migliore e perché.
L’olio è un bene prezioso della nostra terra, che di solito associamo al condimento o al massimo agli impasti salati come, per esempio, la sfiziosa ricetta dei panini all’olio. Ma lo sapevi che, in realtà, l’olio è ottimo anche per i dolci?
Dai plum-cake alle ciambelle, usare l’olio in questo tipo di preparazioni non è solo possibile, ma anche molto facile e il risultato sono dolci soffici e ricchi di gusto, perfetti per chi preferisce ricette più leggere senza per questo rinunciare al gusto. Oggi ti spieghiamo quale tipo di olio usare, perché non esiste solo il nostro amato olio extravergine di oliva, ma esistono anche oli di origine vegetale e ognuno ha i suoi pro e i suoi contro quando si tratta di essere impiegati nell’impasto dei dolci.
Prima di scoprire quali oli usare negli impasti dei dolci e dei prodotti salati, facciamo una piccola panoramica sui tipi di oli che esistono.
Il più importante per noi, ovviamente, è l’olio extravergine di oliva in cui l’Italia è una vera maestra di produzione: ricco di polifenoli, preziose sostanze antiossidanti, può essere considerato un vero e proprio toccasana per il nostro organismo. Proprio per questo è importante conoscerlo a fondo al di là dei falsi miti che si raccontano e sapere riconoscere un buon olio extravergine.
Esistono anche tutta una serie di oli vegetali, che si ricavano dalla pressatura o dalla estrazione con solventi principalmente dai semi: oggi sono molto diffusi e impiegati in cucina nelle ricette più varie. Tra i più utilizzati si trovano l’olio di semi di girasole, usato anche in cosmesi per le sue molte proprietà, e l’olio di arachidi, amato per il suo gusto delicato.
Altri oli di origine vegetale usati meno frequentemente sono l’olio di mais, dal tipico colore rosso ambrato, l’olio di soia e l’olio di lino, entrambi ottimi condimenti a crudo. Al di là della provenienza, le differenze tra olio extravergine e oli vegetali sono molte, e comprendono anche il modo in cui vengono utilizzati in cucina.
Nel corso del tempo l’olio, e in particolare quello estratto dai semi, è diventato un ottimo alleato delle ricette casalinghe, usato al posto del burro quando non si aveva facile accesso al prodotto.
Oggi l'olio di semi è molto usato negli impasti, sia dolci sia salati, perché risulta più leggero rispetto all’olio extravergine di olive (anche se, a livello calorico, dipende dal tipo di olio vegetale utilizzato) e perché ha un sapore molto più neutro che influisce di meno sul gusto del preparato.
Inoltre, grazie alla sua composizione rende più soffici un certo tipo di dolci come ciambellone, torte e muffin. Quando si preparano i dolci si tende quindi a preferire l’olio di girasole, per il suo gusto delicato.
L’olio extravergine d’oliva è un alimento versatile adatto a usi differenti e, anche se generalmente viene associato ai condimenti a crudo o per realizzare sughi e soffritti, è ottimo anche come ingrediente negli impasti.
Bisogna però tenere conto che ha un gusto più intenso rispetto all’olio di semi, e quindi va usato con attenzione. Il consiglio per gestire al meglio l’olio extravergine nei dolci è quello di acquistarlo di ottima qualità e di sceglierne uno più leggero e delicato nelle torte da credenza e uno con note più incisive in biscotti e frolle.
Ricorda anche che, se devi usarlo al posto del burro, il calcolo è di levare alla quantità il 20%: quindi per 100 grammi di burro se ne utilizzano 80 di olio (e questa proporzione vale per tutti gli oli). L’olio evo rende particolarmente abbinato con ingredienti che ne possono valorizzare le note fruttate, come per esempio gli agrumi, ed è ottimo per alleggerire impasti golosi ma un po’ impegnativi come ad esempio i brownies.