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7 Marzo 2025 16:00

Il sale ha una scadenza? Teoricamente no, ma è segnata lo stesso. Ecco perché

Il sale è un minerale molto stabile quindi non scade mai: d'altra parte lo preleviamo da giacimenti in cui riposa da milioni di anni. La data di scadenza che leggi è per la confezione, non per il contenuto.

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Il sale nella sua forma pura (cloruro di sodio) non ha una data di scadenza. Essendo un minerale, è estremamente stabile e non supporta la crescita batterica. Dopotutto il sale viene prelevato da giacimenti che stanno lì da milioni di anni a riprova che non scade. Però è molto comune trovare le date di scadenza sulle confezioni: a cosa si riferiscono? Solitamente il riferimento è alle possibili decomposizioni microbiche delle confezioni. I produttori si preoccupano che altre forme di deterioramento possano influenzare la salubrità del sale, un po' come avviene con le scadenze sulle bottiglie d'acqua. Questo è per quanto riguarda il cloruro di sodio che è molto stabile. Ci sono poi altri tipi di sale, come quelli aromatizzati o con aggiunta di iodio, che invece possono deteriorarsi anche se molto lentamente. Non a caso le scadenze di questi prodotti sono lunghissime e coprono diversi anni.

Il sale scade?

Il sale da tavola spesso contiene additivi, come agenti antiagglomeranti o iodio. Questi additivi possono degradarsi nel tempo, influenzando la qualità del sale. Pertanto, alcune confezioni di sale possono riportare una data di "consumo preferibile", ma questo non significa che il sale "scada" nel senso tradizionale e può essere consumato ugualmente anche dopo la data prevista.

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Altro tema focale della questione è la grande capacità del sale di assorbire umidità dall'aria, formando grumi. Questo comunque non lo rende inutilizzabile ma può alterarne la consistenza, per questo motivo consigliamo di conservarlo in un contenitore ermetico. Discorso a parte per il sale iodato: lo iodio aggiunto al sale iodato può effettivamente degradarsi nel tempo, soprattutto in condizioni di elevata umidità e temperatura. Quindi il sale iodato può perdere nel tempo il suo quantitativo di iodio ma anche in questo caso, non parliamo di un'effettiva scadenza, perde semplicemente il suo additivo. In linea di massima suggeriamo di non usare la stessa confezione di sale da cucina o marino per un periodo di tempo che oltrepassi i 5 anni da quando lo si è aperto, ma chi ha il sale per 5 anni in casa, aperto, senza consumarlo tutto?

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