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2 Ottobre 2024 15:58

Il New York Times incorona i tortellini re dell’autunno ma non ci sta mai bene niente

Il riconoscimento dei tortellini in brodo come comfort food per eccellenza è un motivo di orgoglio per l'Italia e, in particolare, per l'Emilia-Romagna ma non tardano ad arrivare le polemiche perché quelli in copertina non sono tradizionali.

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C'è qualcosa di magicamente confortante nei tortellini in brodo, soprattutto quando le giornate si accorciano e il freddo inizia a farsi sentire. Questo piatto iconico dell'Emilia-Romagna è stato recentemente celebrato dal New York Times come il comfort food perfetto per l'autunno, scatenando l'orgoglio degli emiliani e riaccendendo il dibattito sulla cucina italiana nel mondo. Questo almeno all'apparenza perché poi i nostri connazionali questo articolo lo hanno cercato e trovato: il risultato è tutt'altro che lusinghiero. In copertina del NYT non c'è infatti un sontuoso piatto di tortellini in brodo ma na presunta Tortellini Soup che proprio invitante non è, almeno a queste latitudini. Tutto nasce da un errore di comprensione: i colleghi americani parlano sì dei tortellini ma fanno riferimento a un piatto identitario della cultura italo-americanae non si sognano minimamente di toccare i nostri tortellini.

Una ricetta che viaggia oltreoceano e una polemica inutile

L'articolo del New York Times, che ha posizionato i tortellini in cima alla classifica dei piatti autunnali più confortanti, è stato condiviso con entusiasmo dall'ex sindaco di Modena, Giancarlo Muzzarelli e da tanti altri politici e utenti della regione, come scrive Il Resto del Carlino. Un riconoscimento che arriva dopo le polemiche suscitate da un precedente articolo dello stesso giornale, che criticava Bologna, accusandola di essere diventata una città troppo turistica e incentrata sul cibo. La ricetta proposta dal New York Times, seppur diversa dalla versione tradizionale emiliana, sottolinea l'importanza del cibo come elemento di unione tra culture e tradizioni. La "Tortellini Soup", con il suo brodo cremoso al pomodoro e l'aggiunta di salsiccia, è una rivisitazione che dimostra come un piatto possa essere reinterpretato e adattato a gusti e ingredienti locali, mantenendo comunque la sua essenza confortante.

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In realtà nell'articolo americano non si fa alcun riferimento ai tortellini in brodo italiani: si parla letteralmente di "tortellini soup", una ricetta italo-americana a base sì di tortellini (più grossi rispetto ai nostri) ma fatta con un brodo vegetale che ha solo la base di partenza identica al nostro. In America c'è poi l'aggiunta di pomodori, cavolo riccio, peperoncino, aneto, timo e finocchio. Proprio come nel nostro brodo, le ricette sono centinaia ma questa è quella più comune ma, ad esempio, il NYT aggiunge la salsiccia.

Il dibattito sulla cucina italiana e sulla sua autenticità è sempre aperto. Da un lato c'è l'attaccamento alle tradizioni, dall'altro la necessità di evolversi e adattarsi ai gusti di un pubblico sempre più ampio e diversificato. I tortellini in brodo rappresentano un perfetto esempio di come questi due aspetti possano coesistere: un piatto profondamente radicato nella cultura emiliana, che continua a ispirare e a conquistare palati in tutto il mondo. Forse a volte però ci facciamo prendere un po' troppo la mano.

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Quello che i piatti non dicono
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