Un mirtillo dal diametro 39,31 millimetri e dal peso di 20,4 grammi raccolto nel Nuovo Galles del Sud, lo stato meridionale dell'Australia: è attualmente il mirtillo più grande del mondo.
Un mirtillo gigante, dalle dimensioni di una pallina da ping pong circa, è stato raccolto nel Nuovo Galles del Sud, Australia: si tratta attualmente del mirtillo più grande del mondo. Questo prezioso e abbondante frutto pesa ben 20,4 grammi e ha un diametro di quasi 40 mm (39,31 per la precisione): l'azienda australiana che lo ha raccolto sta puntando proprio su una varietà gigante chiamata Eterna.
Il mirtillo gigante da 20.4 grammi ha un precedente che viene sempre dall'Australia: si tratta di un mirtillo da 16,20 grammi coltivato nel 2020, prodotto sempre dalla stessa azienda, la Costa Group, che da anni seleziona varietà particolari capaci di rispondere alle richieste dei consumatori, in questo caso legate alle dimensioni. Il nuovo mirtillo da Guinness dei primati appartiene alla varietà Eterna, una tipologia sviluppata nell’ambito del programma di miglioramento varietale (VIP) di Costa, che ogni anno mette sul mercato due o tre prodotti nuovi. Per fortuna, a dispetto della situazione di altri comparti, quest'anno il raccolto di mirtilli in Australia è andato più che bene.
Il mirtillo gigante, dal peso settanta volte superiore alla media – considera che basterebbero 6 di mirtilli per riempire un cestino standard da 125 grammi – stato raccolto a novembre scorso e messo in congelatore per essere sottoposto all'esame del Guinness World Record. "La varietà Eterna ha un sapore davvero eccezionale e frutti sempre grandi. Quando abbiamo raccolto il mirtillo gigante, c’erano probabilmente altre venti bacche di dimensioni simili – ha spiegato in una nota Brad Hocking, agronomo dell'azienda – Sebbene il frutto sia grande, non c’è assolutamente alcun compromesso sulla qualità o sul sapore, come ci si aspetterebbe quando si sviluppa una varietà di mirtillo premium".
Ma non si tratta solo di esigenze di mercato, quanto dell'adattarsi a nuove condizioni climatiche. "Cerchiamo sempre di sviluppare nuove varietà che migliorino il benchmark attuale e soddisfino le esigenze in evoluzione dei clienti – ha sottolineato George Jessett, responsabile dell’orticoltura internazionale di Costa Berries – Stiamo anche cercando di selezionare varietà che siano più adattabili ai climi più caldi, più resistenti alla siccità e con una migliore resistenza alla pressione di parassiti e malattie".