In Sardegna si trova una delle più altre concentrazioni di centenari al mondo. Il merito? Verdure, legumi, cereali e acqua di una terra pura, per un super minestrone approvato da chef e nutrizionisti.
La Sardegna è famosa per il suo mare bellissimo, l’entroterra selvaggio, le tradizioni culinarie antichissime e un folklore unico al mondo. E per i suoi centenari. Sì, perché l’isola produce più centenari di qualsiasi altro luogo, tanto da essere inserita nelle cinque aree più longeve del pianeta, insieme all’isola di Okinawa in Giappone, Nicoya in Costa Rica, l’isola di Icaria in Grecia e la località di Loma Linda in California.
Il segreto? L’alimentazione, come è emerso da una serie di studi effettuati in una zona particolarmente longeva della Sardegna, l’Ogliastra. In particolare, c’è un minestrone che viene preparata qui da decine di anni, in cui sembrano concentrarsi tutti gli effetti più “miracolosi”, un vero e proprio elisir di lunga vita.
Siamo in Ogliastra, nel cuore dell’isola, una zona montuosa dell’entroterra dove lo stile di vita è ancora quello prettamente contadino. Per qualche motivo, proprio qui la percentuale di centenari è il 13% più alta del resto d’Italia. Una particolarità che ha spinto un team di ricercatori americani, guidati dal giornalista Dan Buettner (che poi ha pubblicato il suo studio nel libro The Blue Zones Solution: Eating and Living Like the World’s Healthiest People), a recarsi nel paesino di Perdasdefogu per parlare con la famiglia Melis, eletta la più longeva al mondo nel 2012. In quel periodo, infatti, i nove fratelli raggiungevano gli 828 anni.
Il risultato della ricerca è sorprendente: il loro segreto di longevità sembra essere un minestrone a base di prodotti locali, la cui ricetta venne pubblicata da Buettner nel suo libro. Un mix di molti legumi, pochi cereali, verdure di stagione dell’orto e l’acqua locale della fonte Maria Raspa.
È chiaro che il minestrone non è una zuppa magica, ma è un simbolo importante per capire la longevità dell’Ogliastra. In questi piccoli centri si usa un’alimentazione sana, prettamente locale e contadina: tante verdure e frutta spesso coltivate in proprio, quindi biologiche al 100%, olio e vino del territorio, un po’ di formaggio e pochissima carne.
Lo studio più recente di Roberto Pili, medico ricercatore e presidente della Comunità Mondiale della Longevità, ha confermato questa teoria. Pili ha studiato le abitudini di dei quasi 500 centenari che vivono in Sardegna, ed è giunto alla conclusione che l’alimentazione fa tutta la differenza.
Dopo essere stata pubblicata nel libro di Dan Buettner, la ricetta del minestrone della longevità della famiglia Melis ha fatto il giro del mondo. Ne ha parlato anche il New York Times, rendendola in qualche modo il simbolo culinario della Sardegna centenaria.
La ricetta, fornita direttamente dai nove fratelli Melis, è una preparazione di famiglia figlia di una tradizione contadina e ricca dei prodotti della terra. La zuppa contiene, infatti, fave, fagioli e ceci secchi, cipolle, carote, zucchine, sedano e patate, finocchio, prezzemolo, basilico, passata di pomodoro e fregola, l’antica pasta di semola tipica della Sardegna.
Anche se non avete gli ingredienti a km 0 di Perdasdefogu, provare a replicare il minestrone dei Melis non è difficile: si procede come la più classica delle zuppe, aggiungendo la fregola solo dopo aver cotto il tutto per un’ora e mezza, e si serve con un giro di olio extravergine a crudo e il pistoccu, pane sardo a base di farina di grano duro.
Magari non fa vivere oltre cento anni come quello della famiglia Melis, ma anche il minestrone preparato con le verdure comprate al supermercato migliora la qualità della vita. Ne è convinto Roberto Pili, che lo definisce una vera e propria bomba di antiossidanti e vitamine.
Il minestrone, infatti, contiene elementi in grado di far lavorare più velocemente il nostro metabolismo, e di darci una carica di energie in più. Non a caso, era il pasto classico dei contadini dopo una giornata trascorsa nei campi.
Ortaggi, verdure e legumi cucinati insieme danno vita a una grande varietà di vitamine, sali minerali, enzimi, antiossidanti e altri nutrienti che permettono di restare giovani e sani, forti e pieni di energia. Inoltre, è un piatto che si può tranquillamente mangiare durante la dieta – sia perché rallenta l’assorbimento degli zuccheri, sia perché prolunga il senso di sazietà – e mantiene in salute l’intestino grazie alla ricchezza di fibre.
Inoltre, è una ricetta che permette di spaziare tantissimo, e di giocare con la fantasia. Si possono provare combinazioni già pronte – come quello della famiglia Melis, o anche degli chef stellati – oppure si può giocare con la stagionalità, trasformarlo in una vellutata, giocare con legumi e cereali, e renderlo così una ricetta invitante per tutti, anche per i più scettici.