Alessio Planeta, amministratore delegato di Planeta Winery, è il miglior enologo del pianeta per Wine Enthusiast, un'importante e influente rivista sul vino.
Il miglior enologo del mondo è Alessio Planeta secondo la Wine Star Award che ha premiato l'amministratore delegato e responsabile tecnico delle Aziende Agricole Planeta con il titolo di "Winemaker of the Year". L'imprenditore siciliano riporta il premio in Italia dopo 16 anni ed è solo il quarto italiano a conquistare questo ambito riconoscimento.
Alessio Planeta, classe 1966, prende in mano le redini dell'azienda di famiglia all'inizio degli anni '90 cercando di istillare tutta la storia della Sicilia e della viticoltura isolana nei propri vini. Un lavoro iniziato da suo zio Diego, uno dei primi a lanciare i vini siciliani sulle tavole internazionali. Il suo obiettivo lo ha centrato in pieno anche grazie a tante altre aziende che hanno reso la Sicilia una regione a trazione vitivinicola. Il riconoscimento della Wine Enthusiast, la rivista nordamericana specializzata in enologia, che ogni anno nomina i membri più influenti dell'industria del vino, dei liquori e delle bevande, potrebbe essere visto come un premio a tutta l'isola e non solo a Planeta.
La storia di Alessio Planeta è molto interessante perché decide di assumere "pieni poteri" nel 1998 quando diventa capo enologo dell'azienda. Non vuole gestirla solo economicamente questa ditta, vuole fare in prima persona il vino dopo gli anni di studio in Borgogna, Champagne, Argentina, California e Toscana. La sua impronta è fondamentale e oggi l'azienda produce circa due milioni e mezzo di bottiglie ogni anno a cui bisogna aggiungere le produzioni di olio, mandorle e ceci, altro fiore all'occhiello della compagnia.
L'imprenditore vuole condividere il premio con la famiglia e tutti i dipendenti "grazie ai quali abbiamo costruito giorno dopo giorno e con grande impegno, dedizione e passione la nostra azienda il prossimo anno celebreremo i 30 anni di attività e aver ricevuto un riconoscimento così prestigioso mi emoziona e mi rende orgoglioso del valore che i vini siciliani hanno saputo conquistarsi nel mondo".