Il premio lo vince 207 Amaro Locale ma ci sono ben 6 medaglie d'oro, 11 medaglie d'argento e 7 medaglie di bronzo per i prodotti italiani: nazione più rappresentata nella categoria dei bitter.
Il miglior amaro del mondo è italiano per World Drinks Award, uno dei più importanti concorsi internazionali nel mondo degli alcolici. Vince il premio il 207 Amaro Locale, brand del portfolio Pernod Ricard Italia. Più specificatamente il premio è di "Miglior bitter" perché in inglese non esiste la differenziazione tra amaro e bitter all’italiana. In questa categoria il Bel Paese spadroneggia incontrastato: sono addirittura sei le medaglie d'oro conquistate nei bitter: oltre al 207 Amaro Locale sono stati premiati anche Amaro del Tumulo, MZero Sea Amaro, Amaro Mancini, Amaro Naranji e Amaro Fabrizi Riserva. Non solo l'Italia è il Paese che ha ottenuto più medaglie ma ha anche un distacco siderale dalle altre: una sola medaglia a testa raccolta da Francia, Inghilterra e Spagna. Oltre alle medaglie d'oro ci sono state ben 11 medaglie d'argento e 7 medaglie di bronzo. Vediamo i dettagli della premiazione.
Sugli amari c'è poco da fare: siamo i migliori. Ce l'abbiamo nel sangue, dopotutto facciamo amari da quasi mille anni grazie alle invasioni arabe e alle sperimentazioni della Scuola Medica di Salerno. All'epoca erano visti come dei veri medicinali, poi abbiamo capito che non funzionavano ma che potevano essere usati in modi e situazioni più piacevoli. Tutta l'Italia è disseminata di perle, grandi o piccole che siano, non è quindi un caso che ai World Drinks Awards questa categoria abbia tinte tricolori così forti.
La giuria premia 207 Amaro Locale grazie alle sue "Note piccanti di tè freddo e artemisia creano un profilo meravigliosamente equilibrato e complesso. Il sapore è ben gestito ed equilibrato, con una nota prominente di artemisia che aggiunge profondità all'esperienza gustativa complessiva. Il liquore ha un finale lungo che persiste al palato e contribuisce all'esperienza complessiva e rende la bevanda memorabile", questo è quanto riportato sulla motivazione ufficiale. Molto felice Alessia Ferro, Head of Marketing Pernod Ricard Italia per questo risultato: "207 Amaro Locale è una libera espressione del territorio, delle genti, dell’appartenenza e del gusto. Attraverso caratteri eleganti e gesti consapevoli, esprime il desiderio collettivo di sentirsi bene ovunque, in qualsiasi luogo di provenienza o di arrivo. Questo è l’amaro che esprime l’Italia ricca di contraddizioni: è dolce e amaro, unico e di tutti, un nuovo gusto antico ma con un sapore ricco di storia mai rivelata".
Oggi possiamo quindi dire che la produzione di amari in Italia è un settore fiorente che vanta numerose realtà artigianali e industriali. La sperimentazione continua, con l'utilizzo di nuove erbe e spezie, dà vita a prodotti innovativi che reinterpretano la tradizione in chiave moderna. L'amore per gli amari è profondamente radicato nella cultura italiana e rappresenta un esempio di come la sapienza artigianale e la ricerca del gusto possano creare prodotti unici e apprezzati in tutto il mondo.