Da giorni circola una bufala online: su alcuni prodotti del supermercato c'è un logo della rana e secondo molti indica la presenza di farina di insetti. Non è vero.
Da alcuni giorni gira sui social una notizia surreale: in alcuni prodotti di massa, molto venduti, ci sarebbe la farina di insetti e a confermare questa cosa ci sarebbe il simbolo di una rana sulle confezioni. È una teoria che circola online, condivisa da migliaia di utenti, con riferimento in particolare al Nesquik, il popolare cacao in polvere di Nestlé. In realtà questo logo con la rana non simboleggia né la farina di insetti né tantomeno la farina di rane: è semplicemente il logo della Rainforest Alliance, una certificazione elargita ai prodotti che rispettano determinati standard di sostenibilità ambientale e sociale.
In particolare su Facebook e TikTok circola questa teoria secondo cui il Nesquik avrebbe la farina di insetti. Prova inconfutabile sarebbe il logo della rana che sappiamo essere un animale che si ciba di insetti. Non fa una piega, vero? In realtà il logo indica che il prodotto è stato certificato come alimento che supporta i tre pilastri della sostenibilità: sociale, economica e ambientale. Il logo indica quindi che il prodotto è stato controllato da terzi che hanno accertato la buona fede di Nestlé nella preparazione dell'apprezzato cacao solubile. Non sappiamo neanche per quale motivo gli utenti si siano così concentrati sul cacao visto che questo logo lo si ritrova tra gli scaffali dei supermercati in moltissime occasioni: caffè, gelati, cioccolatini, biscotti, tisane, nocciole e chi più ne ha più ne metta. La maggior parte delle attenzioni sono su cioccolato, caffè, soia e tutti gli altri ingredienti e/o prodotti che contribuiscono in maniera importante alla deforestazione e allo sfruttamento del territorio e delle persone. Vogliamo anche rassicurare gli utenti: la carne di rana, come la farina di insetti, è molto costosa e non sarebbe possibile trovarla nascosta solo per fare un dispetto alle persone.
Purtroppo non è la prima volta che in Italia gira una bufala sulla Rainforest Alliance: in tempo di Covid si parlava di una relazione con i vaccini e con altre teorie del complotto ma, senza andare così indietro nel tempo, basti pensare allo scorso luglio. Su Twitter (si chiamava ancora così) molti attaccavano il cornetto Algida, il Ritter Sport, il Kit-Kat e lo stesso Nesquik, colpevoli di contenere atrazina, un erbicida presentato come "una sostanza che altera il sistema endocrino". Questa sostanza sarebbe legata al logo, "finanziato da Bill Gates", sempre presente nelle teorie del complotto. La bufala fa sorridere perché i prodotti che contengono sostanze simili non avrebbero il logo della rana, senza contare che certi erbicidi sono illegali in base alla legislazione della Comunità Europea. Paradossalmente la teoria del complotto sarebbe più verosimile se posta al contrario: i prodotti senza logo con la rana potrebbero avere pericolosi erbicidi al proprio interno. Fortunatamente non è così e, soprattutto in Italia, i controlli in fatto di sicurezza alimentare sono tantissimi.