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10 Maggio 2023
12:27

Il latte ‘coltivato’ in laboratorio è realtà in Israele: privo di lattosio e colesterolo

In Israele un'azienda locale ha messo a punto un latte cow-free, ottenuto cioè senza dover ricorrere alle mucche. Viene prodotto in laboratorio, non ha lattosio e colesterolo e verrà venduto a breve in Singapore e Usa.

A cura di Alessandro Creta
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Solo pochi giorni fa aveva fatto notizia la realizzazione, in laboratorio, di un filetto di pesce (cernia, per la precisione) attraverso una stampante in 3d. A distanza di pochissimo tempo, e ancora in Israele, fanno sapere di aver messo a punto un latte ottenuto senza lo sfruttamento di mucche.

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Dopo la carne erroneamente definita ‘sintetica' (sarebbe meglio dire coltivata in laboratorio), arriva anche il latte coltivato, definito dal Premier Netanyahu una: "… pietra miliare nello sviluppo tecnologico". Mentre in Italia si continua a fare la guerra alle nuove alternative alimentari come i prodotti a base di insetto e, per l'appunto, la carne ottenuta in vitro, all'estero si dimostrano decisamente più al passo con i tempi e aperti allo sviluppo alimentare. Tel Aviv ha dato l'autorizzazione a una start up locale per avviare la produzione di proteine di latte ottenute attraverso un particolare processo di fermentazione. Di fatto un latte ricavato senza dover ricorrere alle mucche.

Israele: arriva il latte senza mucche

Si parla di un latte, fanno sapere dall'azienda produttrice, privo di lattosio, colesterolo, ormoni della crescita e antibiotici; prodotti non di rado inseriti nell'alimentazione dell'animale, specialmente negli allevamenti intensivi. Il processo di fermentazione dal quale il latte prende vita, per così dire, è a base di un lievito capace di rendere le proteine presenti nel prodotto "chimicamente identiche a quelle presenti nel latte e nei latticini di mucca", informano da Israele.

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Un latte insomma in tutto e per tutto ‘cow-free‘ che in una fase iniziale di vendita potrà essere commercializzato a Singapore, Paese che a inizio anno ha dato il nulla osta alla distribuzione di tale prodotto, e in tempi brevi con tutta probabilità anche negli Stati Uniti. La Food and Drug Administration, infatti, ne ha già riconosciuto la sicurezza per il consumo alimentare umano. Un prodotto che, perlomeno nel prossimo futuro, non vedremo comunque in Italia dopo lo stop ai prodotti ‘sintetici' e ottenuti in laboratorio attuato poche settimane fa dal governo Meloni.

Pronta anche la risposta di Coldiretti al latte israeliano: "… la verità è che non si tratta di cibo ma di un prodotto ingegnerizzato, con processi di lavorazione molto più simili a quelli dei farmaci e proprio in questo ambito devono essere valutati" ha detto a proposito il presidente della Coldiretti Ettore Prandini in occasione di Tutto Food, come riportato dall'Ansa.

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A cura di
Alessandro Creta
Laureato in Scienze della Comunicazione prima, Pubblicità e Marketing poi. Giornalista gastronomico per professione e mangiatore seriale per passione, mi piace navigare tra le pieghe del cibo, perché il food non è solamente cucina, ristoranti e chef. Appassionato di olio evo ma anche di viaggi, sono particolarmente incuriosito da cibi strani e sconosciuti. Mi fate felice con un Verdicchio. Mi trovate su Instagram: @cretalex
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