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7 Agosto 2024 13:46

Il Financial Times ha scritto un dizionario sulla cucina per aiutare i turisti

Friggitelli, 'nduja e datterini: un dizionario per navigare nel mare della cucina italiana e non solo. Il prestigioso giornale britannico vuole aiutare i propri lettori a districarsi tra i termini più "complessi" delle cucine del mondo.

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Il Financial Times va in soccorso dei propri lettori che, soprattutto quando vengono in Italia, si trovano spesso spiazzati dai nomi che abbiamo sui menu. A volte capita anche a noi dopotutto: chi non si è mai sentito un po' fuori fuoco di fronte a un menu che sfoggia nomi esotici e ingredienti apparentemente incomprensibili? Il mondo della gastronomia è sempre più variegato e affascinante, ma anche un po' complicato per chi non è un esperto. Proprio per questo motivo il famoso giornale britannico ha ideato un piccolo glossario per orientarsi tra i termini più comuni della cucina, spesso fraintesi o addirittura sconosciuti. L'articolo non parla solo dei nostri prodotti ma anche di altre perle culinarie del mondo che confondono gli avventori.

Dai friggitelli alla ‘nduja, quanta confusione

In Gran Bretagna i "friggitelli" sono una pasta, in Italia sono dei piccoli peperoni verdi, dalla consistenza croccante, un ingrediente fondamentale della cucina campana. Proprio da questo prodotto delizioso nasce il dizionario: un'amica dell'autore in vacanza nel Bel Paese, una volta ricevuto il piatto di friggitelli, richiama la cameriera e le dice che ha sbagliato la comanda. Un disguido prontamente risolto dalla sala del ristorante ma che ha lasciato la donna comunque interdetta per la confusione creata. Il titolo dell'articolo di presentazione è proprio "Che sono i friggitelli? Un breve dizionario dei cibi più alla moda dell'anno".

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Il dizionario del Financial Times ci accompagna in un vero e proprio tour gastronomico, svelandoci i segreti di ingredienti come la ‘nduja, un salume calabrese piccante e spalmabile, ormai onnipresente nei menu dei ristoranti più alla moda, il camone una varietà di pomodoro sardo, o i datterini, quei piccoli pomodorini dal sapore intenso, perfetti per le insalate e le salse, che ovviamente fanno pensare ai datteri se non conosci il prodotto e sei, probabilmente, straniero.

Oltre ai termini della cucina italiana su cui si basa l'articolo troviamo anche altri cibi, di altri Paesi del mondo, come akara, sinasir, injera, kuku paka che sono, in ordine, una frittella di fagioli dell'Africa Occidentale, un pancake nigeriano, un pancake etiope e un curry di pollo keniota. Un articolo-glossario molto carino che permette agli abitanti del Regno Unito e non solo di avere familiarità con ingredienti sconosciuti e deliziosi.

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Quello che i piatti non dicono
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