12 Febbraio 2021
15:26

Il dolce di San Valentino di Roberto Rinaldini: la video ricetta della crostata a cuore

Una crostata di pasta frolla a forma di cuore, con crema di cioccolato all'80%, lamponi freschi e gelatina di lamponi. Ingredienti semplici e gustosi per un San Valentino all'insegna dei dolci da fare in casa. Un piatto a forma di cuore da dedicare a chi più si ama nel giorno della Festa degli Innamorati.

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Un dolce semplice, dal gusto familiare, da dedicare alla persona che più si ama in occasione di San Valentino: il cuore di pasta frolla con crema di cioccolato, lamponi e gelatina di lamponi è l'idea romantica di Roberto Rinaldini. Il grande pasticciere romagnolo ha ideato una crostata facile da fare e dal sapore inconfondibile, ideale per il 14 febbraio.

La crostata di San Valentino di Roberto Rinaldini

Un cuore di pasta frolla con crema di cioccolato all'80%, lamponi freschi e gelatina di lamponi. Ingredienti semplici, con una classica pasta frolla per un dolce simbolo della Festa degli Innamorati. Un piatto assolutamente da provare e da assaggiare.

Chi è Roberto Rinaldini

Lo chiamano "lo stilista del dolce" perché la sua grande passione è la moda, Roberto Rinaldini è uno dei migliori pasticcieri d'Italia. Si è segnalato giovanissimo per il suo talento e per la sua visione del mondo dolciario, il tutto accompagnato da una conoscenza tecnica invidiabile. La carriera del maestro di Rimini è stata fulminea, costruita su una formazione disciplinata e rigorosa, sempre sorretta dalle ali di una creatività innata. Ogni suo dolce è concepito come un’opera a sé, un capolavoro sartoriale alla cui base resta però, sempre e comunque, la ricerca caparbia di una qualità a 360 gradi: dalla selezione delle materie prime alle tecniche di lavorazione, fino alla scelta del packaging e degli ambienti di vendita.

Da Rinaldini si respira Emilia-Romagna, una regione che gli ha dato tanto e a cui ha dato tanto: dopo la scuola alberghiera comincia a peregrinare nelle migliori cucine degli alberghi in riviera, prima di dedicarsi esclusivamente all'arte dolciaria. Già nel 1996 partecipa giovanissimo al campionato italiano pasticcieri juniores arrivando secondo, ma è solo il preludio alla grandezza. Due anni dopo vince il primo premio ‘degustazione’ al Campionato del mondo Uipcg (Union Internationale de la Pâtisserie, Confiserie et Glacerie) con il suo dolce-simbolo, la Venere Nera e si "vendica" del secondo posto di due anni prima diventando campione d'Italia juniores. La Venere Nera è un dessert meraviglioso, sempre in carta nei suoi store proprio perché riconducibile direttamente al maestro: Pan di Spagna alle mandorle e cacao, croccantino di wafer al gianduia, bavarese di nocciole del Piemonte, mousse al cioccolato al 64% del Madagascar, glassa al cacao.

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Nel 2004 l'ingresso nella prestigiosa Ampi-Accademia Maestri Pasticceri Italiani, di cui è il membro più giovane. Per tutto il III Millennio ha vinto i premi più disparati della pasticceria italiana e internazionale. Il mondo dei concorsi piace a Rinaldini e infatti, dopo aver portato nuova linfa al Sigep di Rimini di cui è uno degli organizzatori, fonda numerosissimi premi: Juniores Pastry World Cup il Campionato mondiale per giovani pasticceri under 23 The Pastry Queen, il Campionato mondiale di pasticceria femminile The Star of Sugar, il Campionato internazionale dell’arte dello zucchero, The Star of Chocolate, il Concorso internazionale di Cioccolateria. Diversi gli store in tutta Italia: moderne boutique d’arte culinaria, dove ogni singolo dettaglio è il risultato di un’attenta ricerca della qualità, nel gusto, nella presentazione, nella cura del cliente.

I locali storici sono a Rimini Rivabella e a Rimini Centro, ha poi aperto due locali a Milano, uno in via Santa Margherita e l'altro all'aeroporto di Linate; uno a Roma, all'interno della Stazione Termini. Sempre nelle due metropoli si trovano anche due corner all'interno degli store Rinascente.

Nato giornalista sportivo, diventato giornalista gastronomico. Mi occupo in particolare di pizza e cocktail. Il mio obiettivo è causare attacchi inconsulti di fame.
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Quello che i piatti non dicono
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