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1 Agosto 2023 15:00

Il dolce della Santa: storia e varianti del gelo di melone

Originario della cucina palermitana, questo dolce al cucchiaio a base di succo di anguria, zucchero e amido è legato alla festa patronale di Santa Rosalia.

A cura di Monica Face
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L'estate in Sicilia è famosa per le sue temperature elevate, che spesso raggiungono livelli davvero proibitivi. In queste giornate, non c'è niente di meglio che assaporare un dolce fresco e leggero, capace di rinfrescare il palato e di far dimenticare il caldo torrido: ed è qui che entra in gioco il gelo di melone, una golosità capace di regalare una sensazione di freschezza inimitabile. Si tratta di un dolce al cucchiaio a base di succo di anguria (chiamata anche cocomero o mellone, con due elle in siciliano), e con aggiunta di zucchero e amido. È un dolce tipico della cucina palermitana, legato al Festino di Santa Rosalia, ma diffuso in tutta l’isola con diverse varianti. Scopriamo la storia, le curiosità e le varianti del gelo di melone siciliano.

La storia del gelo di melone siciliano

Le origini del gelo di melone siciliano sono incerte, ma si ritiene che sia stato inventato durante la dominazione araba in Sicilia o dalla popolazione arbëreshë, ovvero di origini albanesi, che si insediò nell’entroterra palermitano. Il nome deriva dall’italianizzazione del termine muluni, che in dialetto siciliano indica, appunto, l’anguria. Nel corso dei secoli, la ricetta originale è stata arricchita di ingredienti e varianti regionali, diventando uno dei dolci più amati e diffusi della Sicilia. Oggi, il gelo è presente in molte varianti, ognuna con le sue particolarità e il suo gusto unico.

Il gelo di melone e il Festino di Santa Rosalia

Il gelo di melone è il dolce tradizionale del Festino di Santa Rosalia, la festa patronale di Palermo che si celebra il 15 luglio. Secondo la leggenda, Santa Rosalia salvò la città dalla peste nel 1624, apparendo in sogno a un cacciatore e indicandogli la grotta dove riposavano le sue reliquie. Il cacciatore portò le ossa della santa in processione per le vie della città e la peste cessò. Da allora, ogni anno i palermitani onorano la loro patrona con una solenne processione, spettacoli pirotecnici e gastronomici. Il gelo di melone è il dolce simbolo della festa, perché richiama il colore rosso del sangue della santa e il suo profumo di gelsomino.

ricette cocomero
Immagine di palermomania.it

Le varianti del gelo di melone siciliano

Oltre alla versione al melone esistono altre varianti del gelo siciliano, che utilizzano diversi tipi di frutta o ingredienti. Alcune delle più note sono:

  • Il gelo di limone: si prepara con succo di limone, zucchero e amido e viene decorato con foglie di menta o basilico.
  • Il gelo di arancia: la preparazione è simile a quella di limone, ma nella presentazione si possono usare scorzette di arancia candite o cioccolato fondente.
  • Il gelo di mandorle: si ottiene facendo bollire le mandorle pelate con acqua e zucchero, a cui poi si aggiunge l'amido. Si decora con mandorle tostate o caramellate.
  • Il gelo di caffè: in questo caso si uniscono caffè espresso, zucchero e amido e si può servire con panna montata o cacao in polvere.
gelo-di-limone

Le curiosità sul gelo di melone siciliano

Il gelo è un dolce dai sapori delicati e freschi, ideale per l'estate e per le giornate calde. Per questo motivo, è spesso servito come dessert dopo i pasti, ma può anche essere gustato come spuntino o merenda. In passato, il gelo veniva preparato con la neve raccolta sulle montagne, ma oggi si utilizza l'amido di mais, la gelatina o la maizena per ottenere la consistenza desiderata. Si può sformare e capovolgere sul piatto come un budino, oppure servire nelle coppette monoporzione. Si conserva in frigorifero per 2-3 giorni, coperto con pellicola trasparente. Si può anche congelare e scongelare prima di consumarlo.

Infine, pur essendo un dolce tipico della cucina siciliana, il gelo è presente anche in altre regioni d'Italia, come la Calabria e la Puglia, dove assume diverse varianti e nomi.

Gelo di mellone

Gelo e granita: che differenza c’è tra le due dolcezze fredde siciliane?

Entrambi siciliani, freschi e perfetti per l’estate il gelo siciliano non va confuso con la granita. Nel primo caso parliamo infatti di un dolce morbido, dalla consistenza vellutata e cremosa, preparato con latte e maizena o con altri ingredienti come acqua, zucchero e succo di frutta.

La granita, invece, si presenta più granulosa, ha una consistenza simile al ghiaccio tritato, ma è meno compatta e più cremosa e viene spesso servita con la panna montata.

Infine, le due dolcezze gelate sono associate a momenti diversi della giornata: il gelo viene solitamente gustato come dessert dopo i pasti o come spuntino pomeridiano, mentre la granita viene spesso consumata a colazione, accompagnata da una brioche calda e soffice, per creare un abbinamento perfetto di sapori e consistenze.

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