Un gruppo di ricerca di Tor Vergata ha messo a punto una tecnica per avere il pregiato caviale di riccio di mare senza uccidere l'animale.
Le uova di riccio di mare sono una prelibatezza della nostra cucina ma ci portano a un delicato quesito: per prendere le uova dobbiamo uccidere i ricci e questo, oltre al dilemma morale, crea un danno ambientale incalcolabile. Fortunatamente si sta sviluppando un metodo sostenibile per la produzione del caviale che ci permette di non dover pensare alle conseguenze sulla sopravvivenza di questi affascinanti organismi marini.
Un gruppo di ricercatori italiani ha rivoluzionato il modo di produrre il caviale di riccio, ideando un metodo innovativo e sostenibile chiamato "raking". Questa tecnica, descritta come una vera e propria "mungitura" del riccio, permette di ottenere una grande quantità di uova senza danneggiare l'animale. È come raccogliere i frutti di un albero senza doverlo abbattere. Merito dell'attività di ricerca sviluppata nel laboratorio di Ecologia Sperimentale Acquacoltura dell'Università di Roma Tor Vergata che ha fatto sì che il caviale di riccio di mare venga prodotto in cicli multipli. La ricerca è stata pubblicata nella rivista Nature Sustainability di agosto, conquistando la copertina, a firma di Arnold Rakaj, Luca Grosso, Alessandra Fianchini e Stefano Cataudella.
Ma come funziona esattamente il raking? Sfruttando la straordinaria capacità riproduttiva dei ricci, i ricercatori sono riusciti a stimolare ciclicamente la produzione di uova. In pratica, si induce l'animale a deporre le uova in modo naturale, ma in un ambiente controllato. Le uova, una volta raccolte e lavorate, diventano il prezioso caviale che tanto apprezziamo.
I vantaggi di questo nuovo approccio sono molteplici. Innanzitutto, si tratta di un metodo estremamente sostenibile, perché non prevede la morte degli animali. Questo significa che si può garantire la continuità della produzione senza compromettere la biodiversità marina. Inoltre, il caviale ottenuto con il raking è di altissima qualità, paragonabile o addirittura superiore a quello prodotto con i metodi tradizionali. E non è tutto: questa tecnica permette di accorciare i tempi di produzione, rendendo l'allevamento dei ricci più efficiente ed economico.
Ma le potenzialità del raking vanno ben oltre la semplice produzione di caviale. Questa scoperta apre nuove prospettive per la ricerca scientifica, fornendo una fonte continua di gameti (ovuli e spermatozoi) per studi in diversi campi, dalla biologia marina all'ecotossicologia.