L'antica pianta, un potente agente depurativo, entra in cucina. Scopriamo le proprietà benefiche del cardo mariano, le controindicazioni e gli incredibili usi in cucina.
Quando pensiamo alla cucina italiana, è facile concentrarsi sui protagonisti di sempre: la melanzana alla parmigiana, la caponata di verdure, una caprese condita con foglie fresche di basilico o un filo d'olio extravergine d'oliva per completare un piatto. Ma oltre a questi classici che hanno conquistato tavole e cuori, c'è un "nuovo arrivato" che sta guadagnando sempre più attenzione: il cardo mariano. Questa pianta è molto più che una semplice decorazione: tra antiche leggende e solide conferme scientifiche, il cardo mariano sta conquistando rapidamente un posto d'onore nel mondo gastronomico e salutistico.
Il cardo mariano è un'erba perenne della famiglia delle Asteraceae e si trova principalmente nel Mediterraneo. Secondo la leggenda, le sue foglie macchiate derivano dalle gocce di latte della Vergine Maria, cadute mentre allattava Gesù e sarebbe proprio questo il motivo del nome “mariano” che conferirebbero alla pianta poteri miracolosi. La scienza moderna non è certo sostenitrice di queste teorie, ma le sue proprietà salutari sono indubbie: se i Greci e i Romani lo utilizzavano per trattare una varietà di malattie, oggi è oggetto di ricerche farmacologiche.
Quando si parla di cardo mariano, la prima cosa che salta in mente è la sua azione depurativa sul fegato. Grazie al suo ricco contenuto di silimarina, questa pianta è considerata un vero e proprio toccasana per la salute epatica. La silimarina, infatti, è nota per la sua capacità di proteggere il fegato da tossine e radicali liberi, favorendo al contempo la rigenerazione delle cellule epatiche danneggiate. Ma i vantaggi del cardo mariano non si fermano qui.
La pianta è anche un potente antiossidante, il che la rende utile per combattere l'invecchiamento precoce e proteggere la pelle. Alcune ricerche suggeriscono che la silimarina può anche avere effetti antitumorali, anche se gli studi su questo aspetto sono ancora in corso.
Il cardo mariano è un amico del sistema digestivo: agisce come un lieve lassativo, aiutando a mantenere regolari i movimenti intestinali. La sua azione anti-infiammatoria può essere benefica per chi soffre di sindrome dell'intestino irritabile o altre condizioni infiammatorie gastrointestinali.
Oltre agli effetti sul fegato e sul sistema digestivo, la silimarina ha anche proprietà anti-infiammatorie che possono aiutare il sistema immunitario. È stato dimostrato che riduce i livelli di enzimi infiammatori nel corpo, il che può essere utile per una serie di condizioni, dall'artrite alle malattie autoimmuni.
Ultimo, ma non meno importante, alcuni studi suggeriscono che il cardo mariano potrebbe avere effetti positivi sulla salute cardiovascolare. La sua azione antiossidante può aiutare a ridurre i livelli di colesterolo cattivo nel sangue, fornendo un ulteriore scudo contro le malattie cardiache.
Tra le reazioni avverse più frequentemente riportate, figurano disturbi a livello del tratto digestivo come diarrea e gonfiore, ma anche effetti come disidratazione, mal di testa e difficoltà nel prendere sonno. Questi sintomi sono solitamente lievi e tendono a scomparire una volta interrotto l'uso.
Una delle più significative preoccupazioni è l'interazione con alcuni farmaci. La silimarina può interferire con l'assorbimento e la metabolizzazione di diversi tipi di farmaci, inclusi alcuni anticoagulanti come il warfarin. Se si è sotto terapia farmacologica, è fondamentale consultare un medico prima di iniziare un regime a base di cardo mariano.
Se sei allergico a piante della famiglia delle Asteraceae, come la margherita o la calendula, è probabile che tu possa sviluppare una reazione allergica anche al cardo mariano. I sintomi possono variare da eruzioni cutanee a gravi reazioni anafilattiche.Non esistono studi conclusivi sull'uso del cardo mariano durante la gravidanza e l'allattamento. Tuttavia, data la mancanza di dati certi, è consigliabile evitare l'uso di supplementi a base di cardo mariano durante questi periodi sensibili. Anche se alcune fonti suggeriscono che il cardo mariano potrebbe essere benefico per i bambini, soprattutto per proteggere il fegato, non ci sono prove scientifiche sufficienti per supportare questa affermazione. Pertanto, è meglio evitare l'uso del cardo mariano nei bambini a meno che non sia prescritto da un medico qualificato.
Come con qualsiasi supplemento o erba medicinale, è fondamentale essere informati e consultare un professionista della salute prima di iniziare un nuovo regime di trattamento.
Il cardo mariano è uno dei numerosi tipi di cardo, ma è particolarmente distintivo per le sue foglie verde-argenteo con venature bianche e le sue infiorescenze viola. Altre varianti, come quello selvatico, non hanno le stesse proprietà medicinali e sono spesso utilizzate più per la loro bellezza estetica che per i benefici per la salute. La silimarina di cui, come abbiamo già spiegato, il cardo mariano è particolarmente ricco, è invece poco presente se non addirittura assente in altri tipi.
Se fino a ora abbiamo parlato principalmente dei benefici terapeutici del cardo mariano, è giunto il momento di esplorare le sue virtù in cucina. Sì, perché questa pianta non è solo un elisir per il fegato, ma anche un intrigante ingrediente per i tuoi piatti. Versatile e, anche se non molto popolare, gode di una certa fama in particolare in alcuni piatti tradizionali regionali.
In Sicilia, per esempio, è comune utilizzare le foglie giovani in primaverili. Nelle regioni del Sud, le infiorescenze vengono spesso fritte in simili ai carciofi. In alcune aree della Spagna e della Francia, è utilizzato in zuppe e minestre, spesso come ingrediente secondario per arricchire il piatto.
Le foglie giovani del cardo mariano possono essere raccolte in primavera e utilizzate in una varietà di modi: una delle preparazioni più semplici è in insalata. Le foglie hanno un gusto leggermente amaro che può arricchire una semplice insalata verde. Se l'amaro non è il vostro forte, potete sbollentarle brevemente per smorzare il gusto.
Le infiorescenze, o i "fiori", del cardo mariano sono un'altra parte commestibile della pianta: se hai mai preparato carciofi, troverete che le infiorescenze del cardo mariano possono essere cucinate in modo simile. Possono essere bollite, fritte in pastella, o grigliate. Anche le radici possono essere scavate, pulite e cotte. Hanno una consistenza simile a quella del topinambur e possono essere bollite, fritte o trasformate purè.
I semi del cardo mariano sono forse la parte più utilizzata della pianta, specialmente per scopi medicinali. Tuttavia, possono anche essere tostati e utilizzati come una sorta di spezia. Il loro sapore è delicato ma distintivo, e possono essere macinati e aggiunti a frullati o utilizzati come condimento per insalate e piatti di verdure.
Dai semi si ricava un olio, ricco e aromatico, che può essere utilizzato come condimento per insalate o per arricchire piatti a base di verdura. Dalle sue foglie alle sue radici, passando per i semi e le infiorescenze, questa pianta offre un'ampia gamma di opzioni per arricchire e vivacizzare i tuoi piatti.