Il Caffè Florian è stato nei secoli una delle mete preferite di "poeti e navigatori". Un locale storico di Piazza San Marco a Venezia che è annoverato come bar più antico d'Italia e del mondo. Nato il 29 dicembre del 1720 ha superato diversi periodi difficili: ma l'attuale crisi sta mettendo a dura prova la sopravvivenza di un pezzo di storia italiana.
Il bar più antico d'Italia, e del mondo, compie 300 anni: lo storico Caffè Florian di Piazza San Marco a Venezia spegne le trecento candeline, con l'incognita sulla trecento e uno perché la società che gestisce il locale è in grave crisi finanziaria. Una Venezia vuota, in attesa perenne del ritorno dei turisti, mette in ginocchio le attività della laguna. L'unica gioia per il Caffè Florian in questo 2020 è il francobollo commemorativo rilasciato da Poste Italiane per la serie "Eccellenze del sistema produttivo ed economico" che omaggia i grandi traguardi raggiunti dai marchi storici italiani. Il 2021 è un'incognita per questo locale incantevole che onora la Serenissima.
Tre secoli di vita sono un'infinità. Per farci un'idea di quanto sia antico questo posto basti pensare che è nato un secolo prima dellaMole Antonelliana di Torino: è nato prima il Caffè Florian che la Fenice, lo storico teatro dell'opera di Venezia, o la Reggia di Caserta. L'Illuminismo è cominciato da poco e l'Australia è stata appena scoperta, ma non viene ancora considerata un continente vastissimo, bensì solo una piccola colonia deserta nell'Oceano Pacifico.
Si tratta di un posto che ha visto passare nobili e plebei, re e imperatori, semplici turisti e decine di generazioni di veneziani. Ai tavolini del Caffè Florian si sono seduti Giacomo Casanova, Carlo Goldoni, Silvio Pellico, Lord Byron, Ugo Foscolo, Charles Dickens, Ernest Hemingway, Gabriele D’Annunzio, Charlie Chaplin e molti altri.
Correva l'anno 1720 quando Floriano Francesconi decide di aprire Alla Venezia Trionfante, una modesta bottega del caffè in Piazza San Marco. L'inaugurazione secondo le previsioni sarebbe dovuta essere il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, ma il Carnevale cade proprio in quei giorni. Gli intoppi burocratici dovuti all'impegno per la manifestazione fanno slittare l'apertura al 29 dicembre. Il cambio di nome arriva dopo qualche tempo: i veneziani si riuniscono al bar esclamando " ‘ndemo da Florian", ovvero "Andiamo da Floriano"; così, col tempo, la bottega ha preso il nome che oggi è conosciuto in tutto il mondo.
"La fama non è servita a sopravvivere alla pandemia" spiega a Repubblica l'amministratore delegato della società Sacra che gestisce il locale, Marco Paolini. "Nella Piazza ci sono molte attività che pagano l’affitto sia ai privati sia al demanio ,perché alcune parti del locale sono dello Stato, altre di singoli proprietari, come nel nostro caso" prosegue Paolini. "I privati però, compresa la situazione, ci hanno dimezzato l’affitto e grazie ai crediti d’imposta ottenuti siamo arrivati a pagare il 25% della somma che dovevamo versare, mentre lo Stato non ha cambiato nulla e ci ha chiesto di pagare il 100%. Mi domando che cosa stia succedendo se non si riesce a capire che siamo in un momento difficile. Perché non ci sono venuti incontro nemmeno su questo?".
A questo problema si aggiunge la scadenza della concessione demaniale, quindi aprire un contenzioso è fuori discussione, perché metterebbe in dubbio il rinnovo. La società ha chiesto al demanio una revisione del fitto: alcuni deputati veneziani si stanno muovendo in tal senso per preservare questo bene storico, che secondo molti risulta essere il bar più antico del mondo ancora in attività.
Nella concezione mitteleuropea di "bar" il Caffè Florian non ha rivali, è sicuramente il più vecchio del pianeta. Un luogo in cui ci si incontra, si beve un caffè insieme e ci si gode il tempo libero, un posto in cui si intrattengono i clienti offrendo una notevole varietà di bevande, la lettura di giornali internazionali, e le creazioni della pasticceria. Una concezione derivante dalla cultura del caffè di Vienna, che ha cominciato a essere esportata all'inizio del 1700.
Nei paesi anglosassoni invece col termine "bar" si può intendere anche quello che in Italia è un classico pub e allora il locale veneziano perde il primato a favore dello Seàn’s Bar, quello che è ritenuto essere il pub più antico del mondo. Nel 2004 il Guinness World Records ha fatto dei rilevamenti e ha certificato che questo locale risulta aperto ininterrottamente dal 900 d.C. circa, quindi ha oltre 1100 anni. Il bar ha ancora i documenti di tutti i suoi proprietari, fin dalla sua fondazione.
Infine un accenno sul The Cave Bar, un locale di nuova generazione, con una concezione molto contemporanea di cosa deve essere un bar, ma al contempo può essere considerato il bar "più vecchio". Questo locale si trova Aqaba, in Giordania, a due passi dal celebre sito archeologico di Petra. Il Cave Bar si trova all’interno di una tomba scavata nella roccia oltre due millenni di anni fa, un record imbattibile.