Secondo un sondaggio dell'Unione Italiana Food il borbottio della moka con il caffè pronto è il suono più piacevole della colazione. Alla scoperta del fenomeno ASMR.
I suoni hanno la capacità di influenzare emozioni e comportamenti, attivando sensazioni di rilassamento e benessere. Questo è il cosiddetto fenomeno ASMR, Autonomous Sensory Meridian Response, ovvero "Risposta Autonoma del Meridiano Sensoriale". Probabilmente questa locuzione l'hai incrociata sui social: i video ASMR sono infatti un fenomeno in ascesa e sono quasi tutti a tema food perché sono i suoni legati al cibo ad attivare in maniera più importante queste piacevoli sensazioni. L'ASMR ci aiuta a rilassarci e, secondo l'Unione Italiana Food, porterebbe benefici terapeutici per la salute mentale e fisica. Pare che lo scoppiettio del latte versato sui cereali mentre si gonfiano sia un ottimo rimedio per rilassarsi; lo sfrigolio del burro che si scioglie in padella prima di accogliere l’impasto dei pancakes metta subito allegria; così come il borbottio della moka rappresenti un ottimo dispensatore di energia.
L'Unione Italiana Food presenta un sondaggio sui suoni più piacevoli al mattino secondo gli italiani: a vincere è il borbottio della moka, seguito dal suono del cornetto appena spezzato e dal coltello che taglia la torta. Per oltre il 60% degli intervistati il crunch dei biscotti al mattino ci riporta direttamente all'infanzia e per il 46% il suono dei succhi di frutta nel bicchiere è proprio l'emblema della colazione.
Ma tutto questo ha un fondamento scientifico? Assolutamente no, non ci sono prove che l'ASMR abbia realmente un effetto benefico sui nostri recettori cerebrali. La mancanza di prove non ci deve trarre in inganno: non esistono testi, non perché sia tuta fuffa ma perché l'ASMR è difficile da provare secondo i metodi di studio classici. Sebbene siano citati "diversi studi scientifici", in realtà il documento più attendibile è solo uno, canadese, realizzato nel 2018. Coinvolge 17 persone sottoposte a risonanza magnetica e descrive il fenomeno come un "generatore di uno stato emotivo positivo e rilassato".
Lo studio non si spinge molto oltre e 17 persone non sono assolutamente un campione attendibile. Secondo il direttore di Neurologia Generale alla Scuola di Medicina dell'Università di Yale, Steven Novella, studiare il cervello delle persone che sperimentano l'ASMR è molto difficile perché ci obbliga a usare le tecnologie importanti come la risonanza magnetica funzionale e la stimolazione magnetica transcranica. Il problema, secondo Novella, resta la complessità del cervello umano, fattore troppo importante nello sviluppo dei comportamenti lungo la scala evolutiva temporale. Il docente di Yale non esclude gli effetti benefici del fenomeno, dice però che è molto difficile avere una risposta concreta. Anche Tom Stafford, docente di psicologia e scienze cognitive all'Università di Sheffield, è d'accordo col collega americano e parla di un fatto "potenzialmente reale ma intrinsecamente difficile da indagare".