Anche quest'anno parte da un gennaio all'insegna della dieta vegana. Dal 2014 a oggi il Veganuary interessa il primo mese della nuova stagione: di cosa si tratta e come funziona questa iniziativa.
Come ormai tradizione da quasi un decennio a questa parte, pure il 2023 parte all'insegna del veganesimo. Sta diventando infatti abitudine globalmente condivisa quella di iniziare la nuova stagione consumando pasti privi di ingredienti di origine animale. L'iniziativa si chiama, per l'appunto, Veganuary ed esorta le persone in tutto il mondo a mangiare piatti vegani per l'intera durata di gennaio.
Lo scorso anno Veganuary ha ispirato e supportato oltre 620.000 persone a provare alimenti di origine vegana, con partecipanti provenienti da oltre 200 Paesi. Sul sito ufficiale del progetto, veganuary.com, sono disponibili consigli, ricette e suggerimenti di piatti vegani scaricabili e consultabili in modo gratuito, così da incentivare un numero maggiore possibile di consumatori a testare questo tipo di dieta (almeno) per il primo mese dell'anno. In Italia anche in questo 2023 partner ufficiale dell'iniziativa è Essere Animali (quarto anno di collaborazione per loro), associazione in prima linea in difesa e a tutela degli animali e dell'ambiente.
C'è chi la considera una sorta di sfida, sostenere un intero mese a base di una dieta vegana, chi un modo di avvicinarsi a un'abitudine da poter adottare, perché no, in modo costante e stabile. Sono vari i motivi che spingono un numero sempre maggiore di persone a orientarsi, in modo più o meno continuativo, verso un'alimentare plant based. Ma in cosa consiste il Veganuary?
Si tratta di un'iniziativa nata nel 2014 in Gran Bretagna, capace nel corso degli anni di coinvolgere persone in ogni parte del mondo. E, a giudicare dai dati, pare che in molti dopo aver passato un mese senza mangiare alimenti di derivazione animale difficilmente decidano di tornare alla dieta precedente. Le regole di questo progetto in fondo sono molto semplici: per tutto il primo mese dell’anno (quello in cui tanti, in modo più o meno convinto, parlano di buoni propositi) ci si impegna a eliminare prodotti di derivazione animale dalla propria dieta. Dopodiché al termine dei 31 giorni, chi vorrà, tornerà alle sue abitudini, ma c’è anche chi viene convinto a tal punto da proseguire per questa via “green”. Pare come oltre il 30% di chi si approccia a questo tipo di alimentazione grazie al Veganuary poi decida di proseguire per questa strada.