Sai come realizzare delle seadas perfette? La nostra Melissa ha incontrato Federica della Pasticceria Cerica per scoprire come si preparano secondo la tradizione con i trucchi per ottenerle perfette.
Sai come realizzare delle seadas perfette? Le seadas, conosciute anche come sebadas, sono dolcetti fritti tipici della pasticceria sarda a forma di raviolo, realizzati con farina di semola, acqua, strutto e farciti con formaggio sardo. Una volta pronte, le seadas saranno fritte in olio bollente fino a doratura e servite con il miele. Il contrasto tra il ripieno salato e il miele le rende davvero irresistibili, perfette da servire a fine pasto per deliziare i tuoi ospiti.
Per ottenere delle seadas perfette, la nostra Melissa ci svela i trucchi utilizzati da Federica della pasticceria Cerica di San Teodoro in provincia di Sassari, per scoprire come si preparano secondo la tradizione e realizzarle croccanti e dorate, pronte da gustare calde e filanti.
Per ottenere delle seadas croccanti e friabili è importante la fase di sfogliatura, più viene sfogliata e più risulterà alveolata, fine e friabile dopo la frittura. Per ottenere una sfoglia sottile, stendila fino a ottenere uno spessore di 3-5 millimetri, quindi ricava dei dischi con un coppapasta.
Per il ripieno delle seadas si utilizza, a seconda della zona dove vengono realizzate, il pecorino sardo o si farciscono con una fetta sottile di formaggio morbido, come il S'ampulla, un formaggio fresco né dolce né salato che una volta cotto fila. In alternativa si può utilizzare il primo sale, invecchiato di 2-3 giorni in frigorifero.
Per rendere il ripieno di formaggio ancora più irresistibile, puoi aggiungere anche della scorza di limone grattugiata.
Una volta formate le seadas, bisognerà friggerle in olio di semi ben caldo senza girarle: per completare la cottura, ricopriamo continuamente il lato superiore con olio bollente, fino a doratura.
Una volta pronte, le seadas si servono solitamente con miele di corbezzolo, ma puoi personalizzarle come più ti piace, utilizzando, ad esempio, del miele di lavanda.