La protesta ha portato ai risultati sperati e quasi tutti i dettami proposti dall'Unione Europea sono stati ridiscussi. Entro fine maggio la nuova legge per proteggere l'agricoltura.
Alla fine hanno vinto i trattori: la protesta inscenata in tutta Europa dall'inizio dell'anno ha portato ai risultati sperati. L'Unione Europea fa marcia indietro su quasi tutte le norme previste della Politica agricola comune (Pac), per ridurre l'impatto ambientale dell'agricoltura. Da fine mese entreranno quindi in vigore le nuove norme che semplificano la burocrazia, riducono i controlli per chi è sotto i 10 ettari e lasciano ampio spazio di manovra ai singoli governi degli Stati membri.
Una modifica era prevedibile perché le norme imposte dall'Unione Europea erano piombate tra capo e collo a tutti gli agricoltori del continente senza che avessero neanche diritto di replica. Una marcia indietro così rapida e netta era invece difficile da preventivare.
La revisione va incontro alle preoccupazioni dei contadini e modifica (con procedura "d'urgenza") il regolamento dei "Piani strategici" e quello sul finanziamento, la gestione e il monitoraggio della Pac. Le nuove norme prevedono delle semplificazioni alla burocrazia con taglio degli oneri burocratici, danno maggiore flessibilità all'accesso ai fondi europei e cambiano addirittura l'obbligo di rotazione delle colture che ora potrà essere sostituito da una semplice differenziazione. Il cambio rotta più clamoroso è però sulle aziende agricole con meno di 10 ettari: i controlli su queste attività saranno ridotti di molto e le aziende saranno esentate dalle sanzioni. Sembra cosa da poco perché 10 ettari non sono tantissimi ma ogni goccia fa un oceano: le aziende con meno di 10 ettari sono il 65% di tutti i beneficiari dei fondi Pac (Politica Agricola Comune), quindi questa scelta pesa moltissimo dal punto di vista economico.
Per venire incontro agli allevatori che si convertono alla coltivazione dei cereali sono state introdotte delle deroghe sugli obblighi di mantenimento dei prati permanenti ed è stata presentata una road map per arrivare al giusto prezzo dei prodotti agricoli e una nuova valutazione delle norme sulle pratiche commerciali sleali ma su questo punto non c'è alcuna proposta di legge concreta. La legge verrà pubblicata in Gazzetta ufficiale entro fine maggio ed avrà un effetto retroattivo risalente all'inizio del 2024.