Tutti i tempi di cottura, naturalmente indicativi, per i più diffusi formati di pasta fresca ripiena e non: dagli agnolotti ai culurgiones, passando per trofie e spaghetti alla chitarra.
In Italia la pasta è un’istituzione in ogni suo formato e tipologia, ma è innegabile che il vero vanto della tradizione gastronomica nostrana sia la pasta fresca: è una vera e propria arte, tramandata di generazione in generazione e proposta nelle forme più varie. Preparata in casa può regalare delle grandi soddisfazioni a patto di imparare tutti i segreti per realizzarla al meglio, tra cui anche i tempi di cottura.
Se per la pasta secca è molto facile poiché la cottura, generalmente più lunga, è riportata sulla confezione, per la pasta fresca il discorso cambia. A differenza della pasta secca, infatti, la pasta fresca richiede dei tempi di cottura più brevi, anche se non si possono quantificare a prescindere. La regolamentazione della cottura dipende da tante variabili, tra cui formato e spessore della pasta, tipo di farina impiegata e se la pasta è ripiena oppure no.
Una delle differenze maggiori da tenere in considerazione, quando si parla di pasta fresca, è il tipo di farina che viene impiegata nell’impasto: può essere di grano tenero, con cui tendenzialmente si preparano i formati ripieni del nord Italia, oppure di grano duro, con cui generalmente si preparano le paste non ripiene più diffuse nel Centro-sud Italia. Anche se a livello strutturale le due farine possono sembrare simili per aspetto e caratteristiche nutrizionali, in realtà derivano da due frumenti ricavati da piante diverse.
Come abbiamo accennato, la cottura della pasta fresca dipende da molte variabili, che comprendono lo spessore della pasta, la presenza o meno di ripieno e il tipo di farina impiegata. In generale, però, esistono una serie di consigli da tenere a mente per una buona cottura.
Prima di tutto ricorda che la pasta fresca cuoce molto più in fretta di quella secca: anche la varietà che richiede più cottura non supererà i 4-6 minuti (tranne casi rarissimi), mentre quelle che richiedono meno cottura in 2 minuti circa saranno pronte. Meglio scegliere una pentola ampia e riempirla con acqua abbondante, leggermente salata.
La differenza maggiore a livello di cottura la fa il tipo di pasta fresca che devi andare a cucinare, ovvero se si tratta di pasta ripiena o pasta non ripiena.
La pasta fresca non ripiena ha una media di cottura di circa 3 minuti, ma anche in questo caso dipende moltissimo dal formato di pasta, perché più è spessa e corposa più tempo di cottura richiederà: gli gnocchi, per esempio, non possono rimanere più di un minuto altrimenti si sfalderanno, mentre paste più spesse come le orecchiette richiederanno fino a 6 minuti di cottura.
Tempi di cottura della pasta fresca non ripiena:
Formato | Tempi |
---|---|
Bigoli | 10-12 minuti |
Gnocchi | 1 minuto |
Malloreddus | 5 minuti |
Maltagliati | 3 minuti |
Orecchiette | 5-6 minuti |
Sagne | 3 minuti |
Scialatielli | 4-5 minuti |
Spaghetti alla chitarra | 3-4 minuti |
Strascinati | 5 minuti |
Tagliatelle/fettuccine | 4-5 minuti |
Tagliolini | 3 minuti |
Trofie | 5-6 minuti |
Il discorso cambia completamente per la pasta fresca ripiena: di solito è composta di una pasta sfoglia sottile e delicata, e quindi i tempi di cottura sono molto ridotti rispetto alla pasta non ripiena. Se, infatti, la lascerai in acqua troppo a lungo andrà a sfaldarsi rilasciando tutto il ripieno.
Tempi di cottura della pasta fresca ripiena:
Formato | Tempi |
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Agnolotti piemontesi | 2 minuti |
Cappelletti | 2-3 minuti |
Culurgiones | 3-4 minuti |
Orecchioni | 3-4 minuti |
Ravioli | 3-4 minuti |
Tortellini | 2-3 minuti |
Tortelloni/ravioloni | 3-4 minuti |