Presentata la Green Guide 2020, la guida gastronomica che recensisce i migliori ristoranti vegetariani e vegani al mondo. L'Italia è tra le nazioni più rappresentate con ben 31 indirizzi. Tantissimi i ristoranti stellati in guida: da Enrico Crippa ad Antonino Cannavacciuolo fino a Pietro Leeman, il capostipite dell'alta cucina vegetariana in Italia.
Presentata la Green Guide 2020, la guida gastronomica che recensisce i migliori ristoranti di cucina vegetariana e vegana. Ci sono ben 31 indirizzi italiani, tra le nazioni più rappresentate, a testimonianza della crescente richiesta di mercato di questo tipo di cucina.
Tra volti noti della tv e dell’alta cucina, su tutti Antonino Cannavacciuolo con la sua Villa Crespi, ad astri nascenti della ristorazione italiana, come Giuseppe Iannotti e il suo Kresios o Michelangelo Mammoliti alla Madernassa. L’Italia è ben rappresentata da Nord a Sud: sono presenti alcuni tre Stelle come Enrico Crippa, Norbert Niederkofler e i fratelli Alajmo; non poteva mancare il Joia a Milano di Pietro Leeman, un cultore della cucina vegetariana, tra i più apprezzati al mondo.
Tutti gli chef finora menzionati sono stellati, ma la guida non si è fermata alle apparenze delle "colleghe" cartacee. Bello constatare come ci siano tanti ristoranti specializzati che nel nostro Paese sono oasi per chi segue questa filosofia di vita, come ad esempio I Portici a Bologna, che abbiamo inserito anche noi tra gli indirizzi imperdibili per i vegetariani. Nella Green Guide 2020 ci sono anche tanti chef non stellati ma pronti al grande salto, come Alfonso Crisci, della Taverna Vesuviana, che da circa un anno delizia i commensali con una tecnica sopraffina.
La guida è un’idea di Frank Fol, un cuoco belga specializzato nella cucina dei vegetali. Edita da We’re smart, comprende le recensioni e le valutazioni di quasi 1000 ristoranti in tutto il mondo classificati da 1 a 5 ravanelli, a seconda della quantità di verdure che utilizzano nei loro piatti. In cima alle valutazioni si sono posizionati il Culina Hortus (Francia) e il Vanilla Black (Regno Unito). La tradizionale presentazione in occasione della prima giornata della Settimana della Frutta e della Verdura 2020 ha dovuto lasciare spazio a un evento digitale a causa della pandemia.