La scienza studia il caffè da molti anni e ha trovato numerosi benefici, alcuni dei quali insospettabili come la prevenzione di diverse patologie mortali e invalidanti.
Solitamente beviamo il caffè per darci energia all'inizio della giornata o lo usiamo come scusa per parlare con un nostro conoscente: in realtà, secondo il Daily Mail, i benefici sarebbero molti di più, alcuni sorprendenti. Bere caffè con moderazione farebbe bene, secondo la redazione britannica, che propone a sostegno della sua tesi una serie di studi di diverso tipo: aiuterebbe infatti a ridurre il rischio di diabete, Alzheimer, malattie cardiache; aiuterebbe anche nell'esercizio fisico, nel mantenimento del peso forma e riduce il rischio di depressione. Vediamo tutti gli insospettabili benefici del caffè.
Tutti i benefici che elenchiamo di seguito sono provati scientificamente ma hanno tutti la stessa premessa: la moderazione. Bere caffè con moderazione significa non superare le 4 tazzine di caffè al giorno, per un totale di 300/400 milligrammi di caffeina. Andare oltre le 5 aumenta i rischi per la salute: prendere troppi caffè è molto pericoloso. Se sei tra quelli che ne bevono poco però questa lista potrebbe migliorarti l'umore, proprio come fa il caffè.
Secondo uno studio spagnolo del 2018 bere circa quattro tazze di caffè al giorno porta a un minor rischio di depressione, rispetto a berne solo una o nessuna. I ricercatori ritengono che uno dei motivi per cui il caffè potrebbe ridurre il rischio di depressione stia nella chimica della caffeina che bloccherebbe gli stati metabolici che ci portano alla tristezza. Il funzionamento, tra l'altro, dovrebbe esserci familiare perché è lo stesso messo in moto quando usiamo il caffè per non dormire: la parte stimolante impedisce ai recettori nel cervello di legarsi con l'adenosina, una sostanza chimica che provoca non solo affaticamento ma anche umore funereo.
Se bevi tra le tre e le cinque tazzine di caffè al giorno, senza zucchero ovviamente, la bevanda aiuta a migliorare il tasso metabolico e contribuisce al consumo dei grassi. Questo tipo di beneficio è studiato da tantissimi anni: il primo risale addirittura al 1989, anno in cui il King's College di Londra ha scoperto che 100 mg di caffeina fanno aumentare il dispendio energetico, anche a riposo, del 10%. Anche uno studio americano più recente, pubblicato sul prestigioso The Journal of Nutrition, conferma la correlazione tra una minor presenza di grasso corporeo e quelle 3-5 tazzine di caffè amaro al giorno che stimolerebbero anche il senso di sazietà. Più che aiutarci a perdere peso, infatti, contribuisce a mantenerlo.
Il caffè non solo ti fa alzare la mattina, ma può anche aiutarti in palestra. Secondo una ricerca dell'Università di Coventry bere caffeina migliora la resistenza e gli esercizi ad alta intensità. Per Neil Clarke, docente di nutrizione proprio a Coventry, il caffè migliora "le funzioni cognitive, compresa l'attenzione e la vigilanza. Questi effetti benefici sono generalmente indipendenti dallo stato di allenamento, dall'assunzione abituale di caffeina e dal sesso del soggetto che la assume".
Bere caffè riduce il rischio di sviluppare l'Alzheimer, secondo i ricercatori. Anche in questo caso ci troviamo di fronte a tantissime ricerche fatte negli anni e quindi ci affidiamo direttamente alle revisioni. Nel 2016, si legge su Science Direct, sono stati revisionati 11 studi su più di 29.000 persone prese a esame, abituali consumatrici di caffè. Nel range delle 5 tazzine il rischio di Alzheimer è molto ridotto rispetto a chi non ne prende affatto. Gli studi suggeriscono anche che il caffè riduce il rischio di sviluppare il morbo di Parkinson ma nonostante il numero ampissimo di soggetti studiati e le tante ricerche, gli scienziati hanno comunque sottolineato che sono necessari ulteriori indagini per trovare il motivo di questo collegamento. Nel 2020 un'ulteriore revisione di 13 ricerche antecedenti, pubblicata su Nutrients, suggerisce che il consumo di caffeina rallenta, in generale, la progressione delle condizioni neurodegenerative. Il caffè potrebbe essere benefico per il cervello grazie ai suoi effetti anti-neuroinfiammatori dati dalla presenza di polifenoli che sono in grado di oltrepassare la barriera emato-encefalica e ridurre il rischio di disturbi sia cognitivi sia affettivi.
Uno studio recente ha rilevato che la caffeina può non solo impedirti di ingrassare, ma potrebbe anche ridurre il rischio di contrarre il diabete di tipo 2. La ricerca che dimostra questo punto è ampissima: pubblicata sulla rivista BMJ Medicine, esamina i geni che determinano la velocità con cui le persone elaborano l'alcaloide per stimare i probabili livelli di caffeina di quasi 800.000 persone. La caffeina migliora il metabolismo delle persone e aiuta a tenere il peso sotto controllo, così come contribuisce a tenere a bada i rischi di diabete ma, sottolineano dall'Imperial College di Londra, i risultati ottenuti sono comunque infinitamente meno influenti di una dieta alimentare corretta. In pratica questi effetti benefici esistono e sono concreti ma funzionano solo come agente "dopante" di uno stile di vita salutare.