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23 Gennaio 2025
9:00

I 10 alimenti più ricchi di vitamina C: la lista dei cibi che ne contengono di più

Micronutriente indispensabile, la vitamina C svolge un ruolo cruciale per il buon funzionamento dell'organismo. Scopriamo insieme alla dietista Arianna Rossoni quali cibi ne sono più ricchi e quali le combinazioni migliori per trarne i massimi benefici.

A cura di Emanuela Bianconi
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Intervista a Dott.ssa Arianna Rossoni
Dietista, docente e responsabile del progetto "Equilibrio Donna"
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Anche conosciuta come acido ascorbico, o ascorbato, la vitamina C è un micronutriente di fondamentale importanza per il benessere del nostro organismo, da introdurre quotidianamente e nelle giuste dosi. Ma perché è così importante e quali sono gli alimenti che ne contengono un quantitativo maggiore? Lo abbiamo chiesto alla nostra esperta di fiducia, la dietista e docente Arianna Rossoni.

"La vitamina C svolge soprattutto un ruolo antiossidante e antinfiammatorio, e va a supportare il sistema immunitario", ci spiega Rossoni.

Contenuta soprattutto in alcuni frutti, come kiwi, agrumi e fragole, e ortaggi, tipo peperoni, rucola, spinaci e cime di rapa, è coinvolta nei principali meccanismi antiossidanti del corpo. Si tratta, tuttavia, di una vitamina estremamente delicata: si deteriora con le alte temperature e a contatto con l’ossigeno; per tale ragione è bene consumare questi vegetali crudi e appena sbucciati, al fine di scongiurare un eventuale impoverimento.

Vediamo nel dettaglio quali sono gli alimenti più ricchi di vitamina C, quali benefici apporta alla salute e qual è la dose giornaliera raccomandata.

Perché la vitamina C è così importante?

La vitamina C è, innanzitutto, una vitamina idrosolubile. Cosa vuol dire? A differenza di quelle liposolubili, che possono assorbite solo in presenza di un veicolo grasso (come la A, D, E e K), queste sono disciolte in ambiente acquoso e, dunque, ne sono ricchi tutti quegli alimenti con una buona percentuale di acqua: frutta e verdura sono delle vere e proprie miniere di vitamine idrosolubili.

È il caso di tutte le vitamine del gruppo B e della vitamina C. Anch’esse, come le vitamine liposolubili, vengono accumulate all’interno del nostro corpo, ma le nostre scorte si esauriscono in breve tempo.

Nel caso della vitamina C ne presentiamo riserve a livello del fegato, deplete nell’arco di 2-6 settimane; per questo i sintomi da carenza si possono presentare anche a distanza di diverso tempo rispetto a un suo diminuito introito alimentare. Se assunta correttamente, è un potente antiossidante e supporto del sistema immunitario: un'eventuale carenza ci rende invece più vulnerabili e aperti a infezioni, non solo di tipo respiratorio.

Un deficit importante, invece, può provocare lo scorbuto e la pellagra, malattie oggi assai rare, ma un tempo comuni tra i marinai che, impegnati in lunghe traversate oceaniche, non potevano consumare frutta e verdura fresche.

La vitamina C è coinvolta nei principali meccanismi antiossidanti del nostro corpo, ma svolge altre importantissime funzioni:

  • permette la biosintesi del collagene e dunque ci consente di avere una pelle giovane ed elastica; per questa ragione la troviamo anche in molti cosmetici: viene utilizzata per prevenire o diminuire le macchie solari, come rimpolpante e per il suo effetto anti-aging;
  • aiuta la biosintesi di acidi biliari;
  • favorisce la degradazione dell’istamina, importante da sapere se si soffre di allergia istaminica;
  • permette l’assorbimento intestinale del ferro;
  • si rivela essere fondamentale per il mantenimento di un sistema immunitario efficiente.

Qual è la quantità giornaliera consigliata?

Il fabbisogno medio giornaliero è di 75 mg nell’uomo adulto e 60 mg nella donna; in caso di gravidanza o allattamento il fabbisogno aumenta, mentre "i fumatori dovrebbero valutare un’integrazione di acido ascorbico poiché la nicotina la rende meno biodisponibile e ne distrugge larga parte delle riserve", consiglia la nostra esperta.

Dove si trova la vitamina C: i frutti con il maggior contenuto

La vitamina C è contenuta nella maggior parte dei vegetali e dei frutti freschi, ma alcuni di questi ne presentano un quantitativo maggiore. Vediamo quali sono questi alimenti:

1. Kiwi

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Tra i frutti il posto d'onore spetta, insospettabilmente, ai kiwi. 100 grammi della sua polpa dolce e dal retrogusto lievemente acidulo, ma piacevolissimo, apporta 85 milligrammi di vitamina C: basti pensare che consumarne un frutto al giorno, preferibilmente al mattino e a stomaco vuoto, è sufficiente per soddisfare il fabbisogno quotidiano di acido ascorbico.

Ma non finisce certamente qui: l'ottimo contenuto di potassio, fosforo, calcio e magnesio lo rendono un prezioso alleato per sportivi, bimbi, donne in gravidanza e anziani, e la sua ricchezza di acqua e fibre, unita a un basso indice glicemico, fanno sì che sia anche particolarmente consigliato a chi sta seguendo una dieta dimagrante o a basso apporto di zuccheri. Favorisce, inoltre, la motilità intestinale e contrasta eventuali problemi di stitichezza.

2. Fragole

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Ricche di antiossidanti e flavonoidi, le fragole rappresentano un’ottima fonte di vitamina C: 100 grammi di prodotto, infatti, ne apporta circa 54 milligrammi; questi frutti, succosi e amabilmente zuccherini, presentano anche un ottimo contenuto di potassio, calcio e fosforo, e vantano eccellenti proprietà antinfiammatorie, diuretiche e drenanti.

Composte principalmente da acqua, fibre e zuccheri semplici, sono perfette anche per chi segue un regime ipocalorico o è attento alla linea; contengono, inoltre, pectina, una fibra alimentare solubile che favorisce la funzionalità intestinale e la digestione aiutando l'eliminazione di scorie e tossine. Insomma, un vero e proprio toccasana.

3. Arance

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Quando si parla di vitamina C, il pensiero va immediatamente a loro, il frutto simbolo di questo prezioso micronutriente. Eppure, nonostante l'ottimo contenuto, ovvero 50 milligrammi ogni 100 grammi di prodotto edibile, non è sicuramente il più importante. Ciò non toglie che il suo consumo, unito ad altri alimenti, è fortemente consigliato e auspicabile.

Per beneficiare appieno delle sue innumerevoli proprietà benefiche, gustala al naturale e nella sua interezza; se ami i succhi, evita categoricamente quelli già confezionati, anche se privi di zuccheri aggiunti – come abbiamo visto la vitamina C è estremamente delicata e si deteriora a contatto con l'ossigeno – e preferisci una bella spremuta d'arancia fatta in casa al momento.

Per incrementare ulteriormente il suo apporto, aggiungi qualche goccia di succo di arancia (o mandarino) a un'insalata di rucola e finocchi, a una marinata in cui lasciare insaporire i filetti di pesce o al tuo contorno di cavoletti di Bruxelles saltati in padella: ricordiamo che la famiglia delle Crucifere è una fonte altrettanto valida di vitamina C. Oltre alla vitamina C, troviamo anche un buon quantitativo di vitamina A, ma anche sali minerali come potassio, fosforo e ferro.

4. Succo di uva

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Guardata talvolta con sospetto, per il suo alto contenuto di zuccheri, l'uva, in realtà, è un vero e proprio elisir di benessere: ricca di sali minerali e vitamine, nella buccia contiene una buona dose di resveratrolo, molecola di origine vegetale dalla potente azione antinfiammatoria e virale. Grande alleata di bellezza, è in grado di contrastare i radicali liberi e i danni causati dall'invecchiamento cellulare.

Più che il frutto, però, è nel succo che ritroviamo la massima concentrazione di acido ascorbico: ben 340 milligrammi ogni 100 grammi di prodotto; a patto che il succo sia ricavato in casa con una centrifuga oppure, meglio ancora, con un estrattore.

Un bicchiere di questa bevanda naturale, consumato al mattino insieme a una fetta di pane di segale tostato e un ovetto alla coque, può rappresentare una colazione sana, bilanciata e completa dal punto di vista nutritivo. Proteine e grassi, poi, aiuteranno a modulare la glicemia, evitando dei bruschi picchi.

5. Ribes

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Questi piccoli frutti raccolti in grappoli, dolci, ma con un retrogusto lievemente acidulo, sono ricchi di proprietà benefiche: composti principalmente da acqua, sono decisamente poco calorici e zuccherini, dunque ideali da consumare a colazione o come spuntino, insieme a una coppetta di yogurt bianco e qualche noce, per un pasto che sia in grado di mantenere stabile i livelli di energia e di zuccheri nel sangue.

Potenti antiossidanti naturali, dall'ottimo contenuto di sali minerali, sorprendono, in particolare, per quello relativo alla vitamina C: ben 200 milligrammi ogni 100 grammi della loro polpa deliziosamente succosa.

I vegetali più ricchi di vitamina C

1. Peperoni

Peperoni in agrodolce

Il re incontrastato della stagione estiva, dolce e irresistibile, è anche uno degli ortaggi più ricchi di vitamina C: ben 165 milligrammi ogni 100 grammi di prodotto crudo, se prendiamo in esame in particolare la varietà di colore rosso, che scendono a circa 120 milligrammi se cotti. D'estate, pertanto, preferiamo il loro consumo a crudo, tagliati a listerelle sottili e unite a un'insalata con feta, pomodori e cetrioli o in un fragrante cous cous con l'aggiunta di tocchetti di pollo grigliato.

Composti principalmente da acqua e ipocalorici, sono diuretici, depurativi e grandi alleati del benessere intestinale. Ottimo è anche il quantitativo di sali minerali, come potassio, fosforo e manganese, e di betacarotene, carotenoide dalla potente azione antiossidante.

2. Rucola

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Profumo inebriante e sapore pungente rendono unica questa pianta erbacea annuale appartenente alla grande famiglia delle Crucifere, la stessa di cavoli e broccoli; più o meno piccante, a seconda se si tratti di rucola selvatica o coltivata, è povera di calorie e ricca di fibre, sali minerali e vitamine, in particolare calcio, magnesio, potassio e, ovviamente, vitamina C: 110 milligrammi ogni 100 grammi di prodotto.

Dall'elevato effetto diuretico e disintossicante, questa pianta aiuta i processi digestivi, stimola la secrezione e il flusso della bile, protegge il sistema cardiovascolare e svolge una decisa azione rilassante: viene usata, infatti, anche per preparare tisane e infusi al fine di conciliare sonno e relax.

Per trarne il massimo beneficio, consumiamola a crudo, con l'aggiunta di datterini rossi, olive taggiasche e filetti di tonno sott'olio; oppure realizziamo una velocissima salsa con mandorle, formaggi e olio extravergine di oliva, un'alternativa al classico pesto alla genovese, ottima per condire la pasta o arricchire dei crostini di pane.

3. Broccoli, broccoletti & co.

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Protagonisti dell'orto invernale, alla grande famiglia delle Crucifere appartengono cavolfiori, broccoli, cavolo cappuccio, verza e cavoletti di Bruxelles; ricchi di fibre vegetali, acqua e importanti sali minerali, possiedono grandi proprietà antiossidanti e protettive, rafforzano il sistema immunitario e ci aiutano ad affrontare al meglio i primi freddi e influenze stagionali.

Ottimo è anche il contributo in vitamina C: in particolare i broccoletti, o cime di rapa, che ne contengono circa 110 milligrammi ogni 100 grammi di prodotto crudo, quantità che scende a 72 milligrammi se lessati; il broccolo ne contiene circa 77 milligrammi, mentre il cavolfiore circa 56 milligrammi.

4. Spinaci

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Erroneamente celebrati per il loro elevato contenuto di ferro, grazie al personaggio di Braccio di ferro, gli spinaci sono degli ortaggi a foglia verde ricchi soprattutto di potassio, antiossidanti e vitamina C: circa 54 milligrammi ogni 100 grammi di prodotto crudo; se bolliti, il quantitativo scende vertiginosamente poiché, in questo caso, avremo una dispersione dei micronutrienti in acqua.

Meglio spadellati velocemente con un soffritto leggero a base di olio e aglio oppure consumati crudi in una bella insalata, completata con filetti di pesce alla griglia (o un'altra fonte proteica a scelta, sempre dall'elevato valore biologico) e qualche fettina di pane integrale tostato.

Ricordiamoci, poi, di aggiungere sempre qualche goccia di succo di limone o di arancia ai nostri piatti a base di spinaci: la vitamina C, presente appunto negli agrumi, favorisce l'assorbimento intestinale del ferro, presente comunque in discrete quantità.

Come preservare la vitamina C negli alimenti

Come già detto, la vitamina C è delicata e termolabile, e tende dunque a deteriorarsi con le alte temperature. Per questo è importante mettere in atto alcune, importanti, strategie:

  • acquistiamo frutta e verdura freschissimi e cerchiamo di consumarli nel più breve tempo possibile, soprattutto una volta lavati e mondati;
  • anche la conservazione è altrettanto importante: mettiamo sempre i vegetali in frigorifero e nell'apposito cassetto presente nella parte bassa dell'elettrodomestico;
  • preferiamo il loro consumo a crudo oppure, in alternativa, scegliamo delle cotture veloci e gentili, come al vapore, in padella o in forno, lasciando gli alimenti piuttosto al dente; evitiamo, invece, la bollitura in abbondante acqua.
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A cura di
Emanuela Bianconi
Giornalista professionista dal 2013, sono una grande appassionata di tematiche legate al benessere e promotrice di un'alimentazione sana, naturale e "consapevole". Al punto che ne ho fatto un mestiere. Datemi una vellutata di zucca - ma anche un'ottima pizza napoletana - e mi renderete una donna felice.
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