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5 Febbraio 2023 13:00

Hai mai sentito parlare della dieta pianterranea? Potrebbe essere il trend del futuro

La dieta pianterranea (o planterranea) è l'ultima trovata della Federico II: una dieta mediterranea "globalizzata" per godere tutti dei benefici di questo tipo di alimentazione.

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L'Unesco ha inserito oltre dieci anni fa la dieta mediterranea tra i patrimoni immateriali dell'umanità ma ancora oggi continuiamo a studiarla e a sorprenderci delle proprietà benefiche che porta sia alla nostra salute sia all'ambiente circostante. È un punto di riferimento per tutti i nutrizionisti del pianeta e la maggior parte dei regimi alimentari esteri traggono ispirazione da un simbolo della nostra zona d'appartenenza. Un passo in avanti sta però provando a farlo proprio l'Università di Napoli Federico II che su Nature ha pubblicato uno studio in cui parla della nuova frontiera, di una nuova filosofia da esportare in tutto il mondo: la dieta pianeterranea. Vediamo di cosa si tratta e se è davvero una buona idea.

Cos'è la dieta pianeterranea

Secondo lo studio pubblicato su Nature la dieta pianeterranea (o planterranea) sarebbe un nuovo modello alimentare globale: tiene all'interno tutti i principi etici e salutistici della dieta mediterranea ma punta a essere applicabile in tutto il mondo. Praticamente è un "franchise".

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Questa dieta "scalabile" è possibile, secondo i ricercatori, creando delle piramidi alimentari con i cibi reperibili in ogni angolo del mondo. Non si parla però di importazione ma solo di ricerca: cercare alimenti che contengano le proprietà nutrizionali e i benefici per la salute simili a quelli che perseguiamo noi in Italia. Elementi fondamentali della dieta mediterranea sono olio extravergine d'oliva, cereali integrali, legumi, pomodori, agrumi: tutti prodotti che non si trovano così facilmente in Africa o Sud Est Asiatico per esempio, d'altra parte ci sono differenze anche tra il Nord e il Sud dell'Italia. Per i ricercatori però è importante applicare i valori della dieta mediterranea anche per una questione di sostenibilità ambientale: trovare produttori che facciano cose buone a chilometro zero è importante per non impattare.

I vantaggi di questo tipo di alimentazione

Secondo i ricercatori questo tipo di alimentazione potrebbe ridurre  del 50% il rischio di infarto e ictus e del 30% il pericolo di diabete. Questi sono i vantaggi più immediati ma creare un modello salubre e sostenibile porta dei benefici a tutto tondo: meno emissioni di gas, meno sfruttamento dei terreni, più risorse economiche alle varie fasi della produzione. La dieta mediterranea prevede una base vegetale della propria alimentazione a cui aggiungere un adeguato apporto di grassi insaturi, così come noi facciamo con l'olio d'oliva, limitando al contempo il consumo di proteine animali, prediligendo verdura, frutta e cereali. Una dieta varia e bilanciata è fondamentale per vivere bene e a lungo ma ci aiuta anche con tutti i problemi che stiamo creando al pianeta: così facendo ridurremmo gli sprechi e valorizzeremo i prodotti locali caratteristici del proprio territorio, contribuendo a migliorare la biodiversità e la consapevolezza alimentare di tutti i popoli. Se la dieta planterranea riuscisse davvero a far breccia crollerebbero anche le importazioni di massa, andando a ridurre drasticamente l'inquinamento. Sappiamo che sembra tutta un'utopia, ma provarci è un obbligo.

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