Quasi 2.500 insegne recensite dal Gambero Rosso per la 33esima edizione della Guida Ristoranti d'Italia. Poche novità quest'anno per la redazione romana.
Sono 2.480 gli esercizi segnalati con 297 nuovi ingressi per la Guida Ristoranti 2023 del Gambero Rosso, giunta ormai alla sua trentatreesima edizione. Una guida che fa della continuità il suo punto fermo e che mette al centro l'italianità della ristorazione nostrana. Vediamo quali sono i migliori ristoranti d'Italia e tutti i premi speciali più interessanti dell'anno.
Paradossalmente la novità più importante della guida sta nella guida stessa: in tutti questi anni abbiamo visto delle cifre specifiche con cui poter mangiare in un determinato ristorante, da questa edizione invece vediamo le fasce di prezzo. Una scelta pensata per aiutare i lettori a destreggiarsi meglio in questo dedalo di aumenti che potrebbero colpire ancor più duramente la ristorazione: d'altronde andare a cena fuori è uno sfizio. I prezzi dei ristoranti si sono alzati, lo conferma anche l'Istat: a settembre vediamo un aumento dell’1% rispetto al mese precedente e di +5,9% se paragonati allo stesso periodo di un anno fa. Mai come in questo autunno scegliere bene e calibrare le proprie uscite è fondamentale.
Come ogni anno vediamo la divisione delle categorie: le "Forchette" per i ristoranti, i "Gamberi" per le trattorie, le "Bottiglie" per i wine bar, i "Mappamondi" per i locali etnici, i "Boccali" per le birrerie e le "Cocotte" per i bistrot. Nel canonico processo di selezione, ogni locale ha 1, 2 o 3 simbolini a seconda del giudizio del critico.
I ristoranti con 3 Forchette sono oggi 44 con tre nuovi ingressi, Antica Osteria da Cera, Casa Perbellini e Signum di Martina Caruso; uno solo il nuovo ingresso sia tra le trattorie sia tra gli etnici con Stella a Perugia e Moi Omakase a Prato. Invariate le altre voci della lista
Tra i premi speciali segnaliamo il riconoscimento a Gucci Osteria di Firenze diretto da Massimo Bottura ma guidato da Taka Kondo e Karime Lopez: qui puoi trovare la "miglior proposta di bere miscelato" grazie al lavoro dei tre super chef e di Martina Bonci, giovane e promettente barlady toscana. I premi alla sala vanno invece a Villa Crespi di Antonino Cannavacciuolo e al Don Alfonso 1890 della famiglia Iaccarino per il Miglior servizio 2023, un pari merito dal sapore partenopeo; altrettanto partenopeo è il Miglior sommelier, premio dato ad Alessandro Gonzalez Venegas, cuore della Locanda del Profeta a Napoli.