Vincono Bosco, Martucci, Padoan e Pepe la classifica del Gambero Rosso nella decima edizione della Guida Pizzerie. Tanti i giovani premiati con i 3 Spicchi.
Il vertice della pizza italiana per il Gambero Rosso è composto da Renato Bosco, Francesco Martucci, Simone Padoan e Franco Pepe, chiamati sul palco della decima edizione della Guida Pizzerie rigorosamente in ordine alfabetico. Tutti e quattro pizzaioli hanno 96 punti sui 100 disponibili, una cifra altissima che testimonia la grande qualità a tutto tondo della loro proposta. La redazione romana valuta infatti la qualità della pizza, la bellezza e la cura del locale, il livello del servizio: solo chi eccelle in questi tre campi può ambire ai risultati ottenuti da questi quattro grandi "pizza-chef".
I quattro "vincitori" della guida di quest'anno ricevono un encomio verbale alla "carriera": Saporè di Bosco, i Masanielli di Martucci, i Tigli di Padoan e Pepe in Grani di Pepe rappresentano il meglio che il mondo pizza abbia mostrato nei 10 anni di pubblicazione della Guida Pizzerie. Un modo per unire il passato, il presente e il futuro di questo prodotto perché i quattro maestri sono ancora i migliori d'Italia per la redazione romana.
Tra tutti questi grandi nomi non mancano però i giovani come Antonello Scatorchia di Glamour in Basilicata che vince il premio come "Pizzaiolo emergente" o quelli che i 3 Spicchi li hanno già ottenuti nonostante la giovane età: Diego Vitagliano, Jacopo Mercuro e Pier Daniele Seu sono pronti a insidiare i "Fantastici 4" dei 96 punti, così come Francesco Pompetti che sta portando in provincia di Teramo decine di premi legati agli impasti. Tra i giovani segnaliamo anche l'ingresso tra i "big" di Francesco e Federico De Maria con la loro I Vesuviani a Pomigliano d'Arco e il ritorno di Ciccio Vitiello (e della sua "pizza bruciata") e di Lorenzo Sirabella: entrambi giovani ma già premiati in passato che a causa delle chiusure hanno perso lo "status" dei 3 Spicchi in questi anni.
Oltre a ragazzi promettenti non dobbiamo dimenticare chi questo prodotto lo ha portato a un tale livello come Enzo Coccia, Attilio Bacetti e Antonio Starita, tre decani della pizza napoletana che da decenni illuminano il mondo con una tonda spaziale, sempre ad alto livello; con loro anche Stefano Callegari che ha fatto un lavoro molto simile ma a Roma e non a Napoli. Insomma, tra vecchi professori e nuove leve possiamo dire senza ombra di dubbio che la pizza italiana è davvero in ottime mani.